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I trend del fotovoltaico: è l’anno di celle PERC e monocristallino

La tecnologia "Passivated Emitter and Rear Cell", in particolare la versione legata al silicio monocristallino, sta conquistando una fetta sempre più grande del mercato fotovoltaico

I trend del fotovoltaico: è l’anno di celle PERC e monocristallino

 

Mercato fotovoltaico: i trend del 2017

(Rinnovabili.it) – Se un gigante commerciale come la Cina vuole trasformare la propria industria solare affinché si evolva verso una maggiore efficienza, i mercati fotovoltaici esteri non possono che adeguarsi o perdere la corsa. Pechino, meglio di altri, ha imparato ad anticipare i trend del settore e, grazie alla sua potenza di fuoco (è sua la maggior parte dei produttori di celle e moduli nella top-ten globale), ad accelerarne i cambiamenti filologici. Quindi se si vuole comprendere la direzione del mercato fotovoltaico globale, è bene sintonizzare le antenne su quanto sta accadendo nella Repubblica Popolare, dai produttori nazionali alle oscillazioni nei prezzi delle materie prime.

 

Avanza fotovoltaico monocristallino

Uno dei più grandi cambiamenti su cui il governo cinese sta forzando la mano è il passaggio dal silicio policristallino al monocristallino, versione del semiconduttore leggermente più costosa ma nel contempo più efficiente. L’evoluzione tecnologica è, in realtà, già in atto a livello mondiale, ma il Gigante asiatico vuole tagliare drasticamente i tempi. Ecco perché accanto ai nuovi obiettivi del programma Top Runner dell’Amministrazione Nazionale dell’energia (8- 10GW di progetti solari con nuovi standard di efficienza), Pechino ha un ruolo anche nell’aumento dei prezzi del silicio policristallino: da 13 dollari il kg di aprile si è passati a oltre 15,50 $/kg della fine di ottobre, con prezzi sul mercato spot superiori anche ai 19 $.

 

>>Leggi anche Fotovoltaico: la Cina guida il passaggio al silicio monocristallino<<

 

Le cause, secondo Bloomberg, sono da ricondurre alla chiusura di diversi siti che producono silicio metallurgico, imposta dal ministero ambientale cinese, unitamente allo stop estivo delle raffinerie nazionale per le annuali operazioni di manutenzione estiva. Da qui il brusco rallentamento della produzione e il conseguente aumento dei prezzi.

Di contro, il silicio monocristallino ha accorciando il gap di costi. I principali produttori di questo semiconduttore hanno abbassato i prezzi del prodotto per competere con il poli. Queste variazioni di prezzo sono il risultato di un’ampia strategia del settore che va avanti da anni e grazie alla quale si è passati da un rapporto tra mono-Si e poli-Si sul mercato del 5:95 nel 2014 a 36:64 nella prima metà del 2017. Per la fine dell’anno gli esperti si aspettano che il rapporto arrivi a essere di 40:60.

 

Le celle solari PERC

Il passaggio dal poli-Si al mono-Si non è l’unico grande cambiamento del mercato fotovoltaico. Sempre in nome di una rinnovata ricerca di efficienza, si sta facendo largo tra i produttori la tecnologia PERC (Passivated Emitter and Rear Cell) e in particolare la versione legata al silicio monocristallino.

 

Dietro l’acronimo si cela un tipo di struttura cellulare dotata di uno strato aggiuntivo sul retro, capace di riflettere e recuperare la luce non assorbita dal wafer incrementandone le performance. Solo due anni fa, la capacità delle celle solari PERC rappresentava appena 5 gigawatt del mercato. Ma la spinta cinese (le PERC hanno un posto di primo piano nel Top runner) sta ancora una volta trasformando i mercati. Secondo gli analisti di GTM Research che la capacità di questa tecnologia raggiungerà i 35 gigawatt a fine anno, ovvero circa un terzo di tutta la produzione mondiale. di moduli fotovoltaici.