Nel rapporto World Energy Transition Outlook 2024, l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili calcola il divario tra la traiettoria attuale e quella compatibile con 1,5 gradi: nel 2050 rischiamo di trovarci con 16 GtCO2 di troppo. Il mondo è in ritardo o forte ritardo sul 75% degli indicatori legati alle rinnovabili
La transizione energetica è “fuori strada”: bisogna quadruplicare gli investimenti in energia pulita, anche ricorrendo a strumenti come la tassa globale sulla ricchezza proposta dal Brasile al G20. Gli impegni assunti dai governi mondiali sono completamente disallineati da una traiettoria verso 1,5°C di riscaldamento globale. Bisogna cambiare passo, e bisogna farlo immediatamente.
È il messaggio lanciato dall’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA) nel rapporto World Energy Transition Outlook 2024, rilasciato l’11 novembre durante la giornata di apertura della Cop29 Clima a Baku, in Azerbaijan.
Dove siamo oggi
Gli impegni e i piani attuali proposti dai governi nei loro Contributi Nazionali Volontari (NDC) e nelle strategie a lungo termine (LT-LEDS) sono “lontanissimi” dalla giusta traiettoria per 1,5°C. Anche se saranno implementati alla lettera, nel 2050 lasceranno un divario di emissioni di 16 miliardi di tonnellate di CO2 (GtCO2).
Tutto considerato, i piani nazionali riusciranno al massimo a ridurre le emissioni di CO2 del 6% entro il 2030 e del 56% entro il 2050, rispetto ai livelli del 2022. Rispettare 1,5°C, invece, richiede una riduzione delle emissioni di circa 37 GtCO2 rispetto ai livelli del 2022 e l’azzeramento delle emissioni nel settore energetico entro il 2050.
Il mondo è ancora in ritardo o forte ritardo sul 75% degli indicatori sulle rinnovabili valutati dall’IRENA, cioè 9 su 12. In particolare, mancano i progressi necessari su:
- aumento della capacità rinnovabile: servono 975 GW l’anno nel 2030, nel 2022 eravamo a 295 GW;
- aggiunte annuali di fotovoltaico: servono 551 GW l’anno fino al 2030, siamo a 191 GW annui;
- aggiunte annuali di eolico: servono 329 GW l’anno al 2030, siamo a 75 GW;
- quota di rinnovabili nel consumo finale di energia: deve passare dal 17% del 2022 al 35% nel 2030;
- solare termico: l’area globale deve passare da 585 a 1.552 mln m2/anno entro fine decennio;
- l’uso diretto di bioenergia (usi finali e teleriscaldamento) deve passare da 21 a 46 EJ;
- il geotermico deve passare da 0,9 a 1,4 EJ;
- il teleriscaldamento da fonti rinnovabili deve passare da 0,9 a 4,3 EJ;
- gli investimenti per gli impieghi finali delle rinnovabili e per il teleriscaldamento devono salire da 13 a 290 miliardi di dollari l’anno.
Giova sottolineare che nello Scenario 1,5°C di IRENA, a livello globale, dal 2023 al 2050 le aggiunte annuali di capacità di energia rinnovabile dovrebbero raggiungere una media di 1.066 GW all’anno.
Quadruplicare gli investimenti per la transizione energetica
Di quanto denaro c’è bisogno per realizzare la transizione energetica in accordo con l’obiettivo di Parigi? In tutto, da qui al 2050, l’IRENA stima 150mila miliardi di dollari. In media, 5.000 mld $ l’anno. Oggi (2022) siamo a quota 1.300 mld $, ed è già un livello record.
“Per rimanere in linea con l’obiettivo climatico di 1,5 °C gli investimenti annuali devono più che quadruplicare”, avverte il rapporto.
Il problema non è solo il volume complessivo. Gli investimenti nelle energie rinnovabili rimangono concentrati in un numero limitato di paesi e sono indirizzati solo verso alcune tecnologie, sottolinea l’Agenzia con sede ad Abu Dhabi.
Due dati chiariscono la dimensione di questo problema. Per la disparità geografica, l’85% degli investimenti oggi va a beneficio di meno del 50% della popolazione mondiale. Di conseguenza la capacità rinnovabile aggiunta è molto diseguale. L’Africa, ad esempio, ne aggiunge ogni anno solo l’1% del totale globale.
Per la disparità di tecnologie destinatarie degli investimenti, il 95% finisce in fotovoltaico ed eolico. Vengono quindi ignorate e lasciate indietro altre soluzioni che sono importanti per una transizione energetica più armonica: biocarburanti, l’energia idroelettrica, l’energia geotermica, rinnovabili off-grid, ma anche settori diversi dall’elettricità come riscaldamento e trasporti.
Gli investimenti in energia rinnovabile, reti e flessibilità, efficienza energetica e conservazione devono aumentare “drasticamente” per soddisfare gli obiettivi di energia rinnovabile ed efficienza, per un totale di 31.500 miliardi di dollari dal 2024 al 2030.
Leggi il rapporto World Energy Transition Outlook 2024