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Una Tokyo più verde per le Olimpiadi 2020: si parte con le solar road

olimpiadi 2020

 

Pavimentii fotovoltaici e camminate piezoelettriche per le Olimpiadi 2020 di Tokyo

(Rinnovabili.it) – Tokyo si prepara alle Olimpiadi 2020.  E come hanno insegnato le ultime grandi manifestazioni sportive, anche la questione sostenibilità è parte del programma organizzativo dell’evento. Il governo metropolitano sta elaborando un piano per promuovere il lato verde della città in vista dei futuri Giochi olimpici e paraolimpici. Le prime mosse annunciate dall’amministrazione riguardano le nuove tecnologie energetiche rinnovabili, protagoniste anche del programma urbano di decarbonizzazione 2030. Tokyo si è, infatti, prefissa di portare il consumo di energia verde al 30 per cento entro la fine del prossimo decennio, rispetto l’attuale 12 per cento. Nello stesso anno, almeno il 50 per cento di tutti i nuovi veicoli venduti dovrebbe avere zero emissioni (e si comincerà con i mezzi di primo soccorso per i grandi eventi sportivi).

L’impegno, per lo meno quello di più facile presa mediatica, è iniziato a maggio la realizzazione della prima “solar road” della nazione, sulla scia di quanto già realizzato in Francia e nei Paesi Bassi. Nel dettaglio è stata pavimentata una parte del parcheggio di un Seven Eleven, nella prefettura di Kanagawa, con un sistema di pannelli solari coperti da una speciale resina in grado di garantirne la durata. A regime l’installazione dovrebbe poter generare 16.145 kilowattora di elettricità all’anno, coprendo circa il 9 per cento dei consumi elettrici dal negozio.

 

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In realtà l’opera è solo la prima di un progetto più ampio, di cui tuttavia non si conosce ancora l’ambizione. Il problema delle strade fotovoltaiche è soprattutto il costo elevato. Poiché la tecnologia è ancora di nicchia, i componenti non sono prodotti in serie e la produzione ha una piccolissima scala. In Francia, installare un chilometro di solar road costa ben 5 milioni di euro.

Il governo metropolitano prevede di scegliere le sedi dove installare la speciale pavimentazione tra le strutture di sua proprietà come i parcheggi, dove la quantità di elettricità ottenuta giustificherebbe il costo.

 

Un’altra nuova tecnologia che Tokyo sta prendendo in considerazione è l’introduzione delle mattonelle piezoelettriche: il sistema utilizza ceramiche speciali che producono tensione quando viene applicata una pressione, convertendo la vibrazione dei passi in elettricità. L’idea è di installarle in luoghi come ospedali metropolitani e strutture espositive. “La quantità di elettricità generata dal pavimento è piccola – spiega un funzionario – ma il suo effetto di risparmio energetico sarebbe enorme”.

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