(Rinnovabili.it) – Il tetto solare di Tesla ha fatto diverse promesse. Se le stime dei prezzi dovessero essere confermate, le tegole fotovoltaiche di Elon Musk potrebbero facilmente competere con le tradizionali coperture in ardesia e metallo. Ma Tesla non è l’unica azienda che lavora sulla solarizzazione domestica. Una piccola start up con sede a Palo Alto sta cercando di sfidare il gigante californiano con il proprio solar roof. Parliamo di Forward Labs, azienda fondata da Zach Taylor e che, grazie solo all’auto finanziamento, è pronta a portare sul mercato statunitense un’alternativa low cost e di facile istallazione.
Il tetto solare della Forward Labs
A differenza del prodotto firmato da Tesla, la start up ha realizzato una copertura unica multi-strato. Taylor descrive la soluzione come “una struttura a cinque strati: abbiamo il vetro, i dispositivi ottici, le celle in silicio, naturalmente, e l’incapsulante. Il tutto inserito in un telaio metallico e completamente assemblato in fabbrica in fabbrica […] è completamente integrato”.
Il sistema è raffreddato passivamente tramite un traferro posto sotto i pannelli. L’elemento modulare del tetto è leggermente più grande di un modulo fotovoltaico standard e con un’efficienza in linea con quelle dei pannelli in silicio monocristallino.
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Attualmente il sistema impiega un inverter centrale ma il piano dell’azienda è passare ad un’architettura perfettamente integrata con le batterie domestiche attraverso uno standard di regolatore di carica 48V DC. “Da catalogo” la copertura di Forward Labs è disponibile in 8 colori differenti, ma grazie allo strato di “occultamento cromatico”, è tecnicamente possibile conferirle qualsiasi tinta. “Utilizziamo materiali più facili da reperire rispetto ai nostri concorrenti e impieghiamo processi di produzione standard”, afferma Taylor, spiegando che il “processo di installazione è semplice e veloce: siamo in grado di montare il nostro sistema in metà del tempo che servirebbe alle altre aziende”. La società sostiene che il suo tetto solare costi in media un 33 per cento in meno rispetto al prodotto Tesla (i prezzi possono esser confrontati qui) e annuncia di essere prossima ad alcuni accordi con aziende attive nell’energy storage. Nel frattempo sono aperti i pre-ordini – ma solo per i residenti della San Francisco Bay Area – e le prime istallazioni sono attese per l’inizio del 2018.