Prima valutazione dettaglia per il fotovoltaico sul tetto. Utilizzando un nuovo algoritmo di Machine Learning sono stati mappati 130mln di km2 di superficie terrestre per identificare 0,2mln di km2 di coperture utilizzabili
Valutato il potenziale di sviluppo globale del fotovoltaico sul tetto
(Rinnovabili.it) – I tetti fotovoltaici potrebbero da soli fornire oltre 4 volte il fabbisogno domestico di elettricità nel mondo. E a costi interessanti soprattutto per i grandi consumatori energetici dell’Asia. A rivelarlo è la prima valutazione globale dettagliata del settore, pubblicata in questi giorni dagli scienziati del MaREI dell’University College Cork. In collaborazione con ricercatori internazionali, il team ha calcolato il potenziale di generazione elettrica del fotovoltaico sul tetto.
Lo studio è partito dai dati attuali. Nell’ultimo decennio, la riduzione dei costi, sostenuta da politiche dedicate, ha portato a una rapida diffusione dei moduli fotovoltaici su coperture domestiche, commerciali ed industriali. “Tra il 2006 e il 2018, la capacità installata […] è passata da 2,5 GW a 213 GW; un aumento di 85 volte a livello globale”. La crescita si è andata progressivamente intensificando al punto che oggi il segmento rappresenta il 40% della capacità solare installata nel mondo. Ovviamente lo sviluppo è disomogeneo e i costi variano a seconda della regione e del tipo di installazione da una media di 63 dollari a ben 265 dollari il MWh (dati 2019).
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Per valutarne il pieno potenziale, non solo in termini di nuova capacità annua ma anche di costi, il team di ricerca si è rivolto all’Intelligenza Artificiale e alle tecnologie digitali. Utilizzando un nuovo algoritmo di Machine Learning, gli scienziati hanno mappato 130 milioni di km2 di superficie terrestre globale per identificare 0,2 milioni di km2 di tetti utilizzabili. Questa area è stata quindi analizzata per quantificare il potenziale di generazione elettrica legata all’installazione di impianti solari. “Per la prima volta, possiamo analizzare le caratteristiche spaziali e temporali del fotovoltaico sui tetti a livello globale con una maggiore precisione, utilizzando una combinazione di big data, apprendimento automatico e GIS. Questo studio può fornire una migliore rappresentazione” della tecnologa “nei sistemi energetici globali”, ha dichiarato il ricercatore dell’UCC Siddharth Joshi.
Tetti fotovoltaici ed accumulo, la ricetta energetica del futuro
Il numero che ne emerge, è interessante. Come mostrato nell’articolo pubblicato su Nature Communications (testo in inglese), esisterebbe un potenziale globale di 27 PWh l’anno per i tetti fotovoltaici. Ossia 27 milioni di miliardi di watt. A titolo di confronto, spiegano gli autori, le abitazioni consumano oggi 6 PWh l’anno. La capacità stimata potrebbe essere implementata ad un costo compreso tra i 40 e 280 dollari per MWh. Il futuro del tetto solare appare però più economico in India (66 dollari per MWh) e in Cina (68 dollari per MWh), mentre Usa e Regno Unito sono considerate tra le regioni più costose.
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“La nostra valutazione ha importanti implicazioni per affrontare le sfide gemelle dello sviluppo sostenibile e del cambiamento climatico”, si legge nell’articolo. “Innanzitutto, l’analisi […] mostra che il 55% del potenziale globale dei tetti fotovoltaici è diffuso in aree a bassa densità. Ciò evidenzia un aspetto importante della transizione solare, in cui la maggior parte dei suoi vantaggi nel fornire elettricità economica e di rapida distribuzione può essere realizzata nelle aree rurali“. Gli autori sottolineano anche che, a causa della variabilità della fonte, il ruolo delle soluzioni di accumulo è fondamentale per il futuro. La crescita dipenderà nel concreto “dalla futura traiettoria dei costi delle tecnologie di stoccaggio, dalla spesa in conto capitale relativa alla tecnologia e dalla configurazione complessiva del sistema energetico”.