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Tesla prova a rilanciare il fotovoltaico tagliando i prezzi del 38%

L'annuncio dell'azienda di Elon Musk anticipato dal NY Times: vendita online e coinvolgimento degli utenti per i sopralluoghi le chiavi del risparmio

Tesla prova a rilanciare il fotovoltaico tagliando i prezzi del 38%
Foto di Jeroen van de Water su Unsplash

La scelta di Tesla arriva dopo un calo del 36% di nuove installazioni negli USA nel primo quadrimestre del 2019

(Rinnovabili.it) – Tesla taglierà i costi di vendita di moduli fotovoltaici e altre attrezzature solari del 38% rispetto alla media degli altri operatori nel mercato USA secondo un’anticipazione riportata dal NY Times. L’abbattimento dei costi dovrebbe provenire dalla razionalizzazione del processo d’installazione e vendita: agli utenti verrà chiesto di ordinare online i pannelli interagendo nella fase di progettazione con gli esperti di Tesla.

Secondo il direttore del comparto fotovoltaico di Tesla, Sanjay Shah, il ritardo nel settore dell’azienda fondata da Elon Musk riguarda l’eccessiva complessità di vendita dei prodotti: per ovviare a queste difficoltà, Shah ha annunciato che Tesla offrirà sistemi per l’incremento massimo di 4 kW (ovvero 12 moduli) e chiederà agli utenti di inviare immagini relative agli impianti elettrici domestici (contatori, scatole di interruttori e altre apparecchiature) così da evitare i sopralluoghi degli esperti Tesla.

La nuova strategia dovrebbe portare gli utenti a pagare tra 1,75 e 1,99 dollari per watt, a seconda del luogo d’abitazione, molto meno rispetto ai 2,85 dollari per watt (cui aggiungere 1 dollaro per autorizzazioni e sopralluoghi) spesi in media dagli utenti che installano moduli fotovoltaici secondo la Solar Energy Industries Association.

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La misura annunciata da Tesla sembra un estremo tentativo di rilanciare un settore in cui l’azienda fatica a mantenere la leadership: nei primi 4 mesi del 2019, Tesla ha registrato un calo del 36% di nuove installazioni fotovoltaiche ed è stata scavalcata da Sunrun e Vivin Solar come installatore leader negli Stati Uniti secondo i dati dell’agenzia Wood Mackenzie.

A pesare particolarmente è la mancanza di una strategia chiara, assente da quando, nel novembre 2016, Tesla è entrata nel settore rilevando la compagnia fotovoltaica SolarCity, fondata da due cugini di Elon Musk, ma anche e soprattutto il fallimento delle “tegole solari”, il progetto che, secondo il visionario fondatore di Tesla, sarebbe dovuto arrivare sul mercato già a febbraio 2018, ma che ad oggi non ha ancora visto la luce.

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