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Ston, il nuovo sistema di accumulo per impianti fotovoltaici

Ston, il nuovo sistema di accumulo per impianti fotovoltaici

 

(Rinnovabili.it) – Nata poco più di un anno fa, la società del modenese Aton Storage ha presentato lo scorso 6 aprile Ston, un sistema di accumulo per impianti fotovoltaici altamente innovativo. La novità sta nel fatto che Ston è in grado di adattarsi alla maggior parte degli impianti fotovoltaici attualmente in commercio, il che lo rende installabile senza bisogno di particolari modifiche all’impianto fotovoltaico. Con questa batteria sarà possibile accumulare energia durante il giorno, per utilizzarla poi la notte o quando le condizioni atmosferiche non permettono una produzione di energia ottimale.

 

Ston, il sistema di storage che non richiede modifiche all’impianto

Se tutti i sistemi di accumulo per il fotovoltaico attualmente disponibili in commercio richiedono almeno l’acquisto di un nuovo inverter per poter essere installati, Ston invece è già compatibile con la maggior parte degli impianti solari domestici. L’installazione è quindi rapida e non richiede componenti aggiuntive, né tantomeno modifiche alla connessione con la rete pubblica.

 

Il sistema di accumulo realizzato da Aton Storage è dotata di un batterie al litio ad alto rendimento, che non necessitano di manutenzione e hanno una vita utile di oltre 10 anni. Creato da un team di ingegneri italiani, Ston è in grado di trasmettere i dati relativi al suo funzionamento in tempo reale a una squadra di tecnici qualificati, che interviene tempestivamente in caso di malfunzionamento. Inoltre, Ston è espandibile: a seconda del fabbisogno di energia è possibile aggiungere più batterie per poter accumulare una maggior quantità di elettricità da poter usare la sera, o quando più ce n’è bisogno.

 

Sistemi di accumulo dell’energia pulita: un mercato in crescita

Nel corso del 2015, Aton ha venduto oltre 1.000 accumulatori. Considerando che in Italia sono stati installati circa 600.000 impianti fotovoltaici, quello dei sistemi di immagazzinamento dell’energia autoprodotta è senza dubbio un segmento con forti potenzialità di espansione. I consumatori che scelgono di installare dei pannelli solari per l’autoproduzione di energia sono infatti soggetti estremamente attenti alle tematiche ambientali e disposti a investire qualcosa in più anche per poter accumulare e conservare l’energia pulita prodotta, così da poterla utilizzare quando serve.

 

Sistemi di accumulo: detrazione del 50% e finanziamenti dedicati

Oltre al desiderio di rendersi autonomi dal punto di vista energetico, l’acquisto di sistemi di accumulo per l’energia pulita è incentivato anche da agevolazioni fiscali e soluzioni di credito dedicate. Ricordiamo infatti la detrazione irpef del 50% che spetta a chi effettua lavori di ristrutturazione edilizia entro il 31 dicembre 2016, tra i quali rientra appunto anche l’acquisto e l’installazione di un sistema di storage dell’energia elettrica autoprodotta grazie al proprio impianto fotovoltaico domestico.

 

Inoltre, visto il costo elevato sia degli impianti sia dei sistemi di accumulo, banche e finanziarie hanno iniziato a promuovere prestiti ad hoc per il fotovoltaico, per poter dilazionare la spesa in più anni con tassi di interesse convenienti.  Avendo cura di scegliere un finanziamento vantaggioso, investire nelle rinnovabili è quindi alla portata di una platea più ampia di consumatori.

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