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Iberdrola rilancia il solare spagnolo con l’impianto più grande d’Europa

L’azienda presenta i piani per una nuova centrale da 590 MW, parte della strategia per installare, entro il 2030, 10 GW di rinnovabili

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Credit: Iberdrola

Il progetto Francisco Pizzarro segna la rinascita del fotovoltaico spagnolo

(Rinnovabili.it) – Richiederà un investimento di 300 milioni di euro, avrà una capacità installata di 590 MW e produrrà abbastanza energia per coprire il fabbisogno energetico di otre 370mila individui. Questi i numeri che caratterizzano il solare spagnolo Francisco Pizzarro, proposto da Iberdrola per la regione dell’Estremadura, nella parte sud occidentale del Paese. Il progetto deve essere ancora approvato formalmente dal Ministero della Transizione Ecologica ma, in caso di via libera, con i suoi 590 MWp si guadagnerebbe da subito il titolo di centrale fotovoltaica più grande di Spagna e di Europa. Un primato che, tra l’altro, sottrarrebbe al “fratello” da 500 MW che la stessa Iberdrola ha realizzato in prossimità del comune di Usagre, sempre nell’Estremadura.

La società ha spiegato che il nuovo impianto occuperà una superficie di 1.300 ettari tra i comuni di Torrecillas de la Tiesa e Aldeacentenera, impiegando nella sua costruzione circa 100 persone ed entrando in funzione per il 2022. Ma per ricevere l’ok definitivo dovrà prima suprare alcune audizioni pubbliche e raccogliere le valutazioni sull’impatto sull’ambiente e i commenti dei proprietari terrieri locali. 

 

Le due gigantesche installazioni fanno parte del nuovo piano di Iberdrola per mettere in servizio 10 GW di energie rinnovabili entro il 2030, da aggiungere ai 30 GW già realizzati a livello mondiale (di cui 15,8 GW solo in Spagna). I primi 2 GW sono già in fase di sviluppo e il fotovoltaico è la tecnologia dominante come mostrano i progetti di Ceclavín (328 MW) e Arenales (150 MW) e i sistemi Campo Arañuelo I e II (50 MW ciascuno).

 

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La rinascita dei mega impianti per il solare spagnolo arriva in un momento emblematico. La rinnovata attenzione da parte di Madrid allo sviluppo energetico verde – il Ministero per la transizione ecologica ha eliminato la tassa solare per i piccoli produttori fv e fissato un obiettivo di 6-7 GW di rinnovabili al 2030 – coincide con una serie di cause commerciali per i vecchi tagli retroattivi ai sussidi solari. In questo clima di profondo cambiamento, le aste sono la cartina tornasole dell’aumentata fiducia degli investitori. Al punto che il Paese oggi rappresenta il mercato più caldo d’Europa per le energie rinnovabili: secondo le stime di BloombergNEF entro la fine del 2019 dovrebbe fornire nuovi 7 GW di solare ed eolico sommati assieme.