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Solare galleggiante, il mercato cresce in maniera costante

Secondo la società d’analisi Wood Mackenzie Power & Renewables, entro la fine del 2019 il settore avrà installato almeno 2,4 GW a livello globale

solare galleggiante
Credit: Dennis Schroeder / NREL

 

 

La domanda di solare galleggiante dovrebbe crescere del 22% l’anno

(Rinnovabili.it) – Questa estate, il piccolo atollo di Ari, nell’arcipelago delle Maldive, ha fatto parlare di sé quando ha attivato il primo impianto solare galleggiante in mare: 12 piattaforme ancorate al fondale marino e ricoperte di moduli fotovoltaici per una potenza totale di 678 kW. Il sistema è stato appositamente progettato per resistere all’acqua salata e alle intemperie, ma rappresenta ben più che un’ingegnosa soluzione di produzione energetica offgrid per un territorio a corto di suolo. L’impianto maldiviano è anche uno dei primi esperimenti a far avanzare di classe il solare galleggiante, sulla scia di un mercato sempre più solido e preparato.

 

Nonostante il settore oggi rappresenti ancora una nicchia nelle tecnologie rinnovabili, i trend di crescita sono promettenti per quelle poche società che si spartiscono comparto. Secondo una nuova ricerca (testo in inglese) condotta da Wood Mackenzie Power & Renewables, entro la fine del 2019 saranno installati sull’acqua almeno 2,4 GW di pannelli fotovoltaici, distribuiti in 35 paesi nel Mondo.

Un ruolo da protagonista lo svolge la regione dell’Asia Pacifico: qui infatti si concentra attualmente l’87 per cento della capacità solare galleggiante globale, con Corea del Sud e Taiwan, leader del settore.

 

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Guardando al futuro, la domanda dovrebbe crescere ulteriormente con una media del 22 per cento, anno su anno, dal 2019 al 2024, superando così la quota del 2% nel mercato fotovoltaico.

 

A fare da traino non saranno solo i nuovi obiettivi nazionali sul fronte rinnovabili. I Paesi dove la tecnologia è cresciuta di più e dove probabilmente continuerà a dominare, sono in gran parte quelli in cui la disponibilità delle terre è limitata o dove i costi per l’uso del suolo sono esorbitanti.

Tra le leve c’è anche l’accoppiata idroelettrico-fotovoltaico: diversi impianti di solare galleggiante vengono oggi installati su bacini idroelettrici, una scelta che permette non solo di risparmiare spazio ma anche di sfruttare l’infrastruttura di trasmissione esistente, semplificando i lavori di interconnessione.

 

Per concretizzare le nuove opportunità, tuttavia, i costi devono essere ridotti ulteriormente. Moduli solari e inverter sono tecnologie ormai mature. A far lievitare la voce di spesa sono soprattutto i costi Balance of System strutturali, che comprendono la struttura galleggiante, i sistemi di ormeggio e gli ancoraggi (ogni soluzione deve essere studiata e ingegnerizzata in base alle caratteristiche del sito). Anche i costi flessibili o soft cost (manodopera, progettazione e ingegneria, catena di approvvigionamento e logistica) sono un fattore significativo che contribuisce all’elevato capitale investito per questo tipo di applicazioni.

 

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