Un nuovo studio del Centro comune di ricerca dimostra il potenziale dell’energia solare in termini di crescita ed occupazione nelle regioni carbonifere d’Europa
Solare fotovoltaico al posto di lignite ed antracite: il CCR studia come fare
(Rinnovabili.it) – Il solare fotovoltaico possiede il potenziale per sostituire completamente l’attuale generazione di energia elettrica dal carbone nei territori più profondamente legati a questa fonte fossile. A sostenerlo è un nuovo studio (testo in inglese), prodotto dal Centro Comune di Ricerca (CCR) della Commissione Europea.
Nel 2017, l’esecutivo UE ha lanciato l’iniziativa “Coal Regions in Transition” per garantire un abbandono graduale socialmente equo per tutti quei territori tradizionalmente legati al carbone. Oggi, infatti, questo combustibile è estratto in 41 regioni in 12 paesi dell’UE, rendendolo la fonte fossile più abbondante d’Europa e fonte di una significativa attività economica, dando lavoro a circa 240mila persone (dati UE 2017). L’obiettivo comunitario è riuscire a garantire che nessuna regione sia lasciata indietro nel passaggio a un’economia a impatto zero e, in tal senso, il nuovo studio analizza in che misura l’utilizzo dei sistemi fotovoltaici possa contribuire a questa transizione.
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Secondo il documento esiste un potenziale tecnico di oltre 580 GW solari da sfruttare in questi territori, sufficiente a sostituire l’attuale produzione elettrica da lignite e antracite. E sufficiente a farlo ad un costo inferiore l’attuale prezzo al dettaglio dell’elettricità.
Inoltre, lo studio del CCR ha rilevato che se il ritiro delle miniere e le centrali elettriche a carbone avvenisse di pari passo con l’installazione di impianti fotovoltaici nei prossimi 15 anni, la nuova capacità potrebbe fornire circa 135.000 posti lavori l’anno per la costruzione e altri 50.000 per gli interventi di manutenzione e funzionamento.
“Il solare fotovoltaico ha un enorme potenziale nelle regioni carbonifere dell’UE – ha commentato Walburga Hemetsberger, CEO di SolarPower Europe – potenziale che può portare nuova industria, posti di lavoro ed energia pulita a chi è interessato dal declino del carbone, assicurando che nessuno resti indietro. Ora, non vediamo l’ora di continuare il nostro lavoro con la piattaforma dell’UE sulle regioni carboniere in transizione, in cui il solare può svolgere un ruolo importante nel promuovere una transizione energetica giusta per tutti”.
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