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Solare: il nuovo obiettivo della Cina sono 110 GW al 2020

Tagli agli incentivi, obiettivi al ribasso, e una strategia per diminuire i costi operativi degli impianti solari: il nuovo piano energetico quinquennale disegna un futuro più ragionato

Solare: il nuovo obiettivo della Cina sono 110 GW al 2020

 

(Rinnovabili.it) – La Cina istallerà 110 GW di energia solare entro il 2020. Lo ha riferito la National Energy Administration (NEA), pubblicando oggi il piano nuovo quinquennale di sviluppo energetico che abbassa di un 20% il target nazionale originale.

 

La strategia solare del gigante asiatico affronta problemi vecchi e nuovi, cercando di dare uniformità ad un settore cresciuto in maniera completamente disordinata in questi ultimi anni. Nel documento si rivedono al ribasso le tariffe incentivanti e si imposta un percorso preciso per ridurre i costi operativi degli impianti per poter raggiungere la grid parity entra la fine del decennio.

Ma tra la bozza messa in consultazione e la versione definitiva appaiono piccoli, ma importanti cambiamenti: la NEA ha deciso di eliminare l’obiettivo proposto per la piccola generazione distribuita, vale a dire 60 GW. Con una capacità istallata di “soli” 10 GW il settore è oggi troppo lontano dalla meta e il Governo cinese ha preferito rivedere al ribasso la propria ambizione, inglobando lo sviluppo del comparto nel target omnicomprensivo per il fotovoltaico, ossia 105 GW totali. A questi vanno aggiunti altri 5 GW per il solare termodinamico.

Pechino continuerà comunque a sostenere progetti di generazione distribuita con la creazione di una rete di zone DG dimostrative: un 100 di aree designate in cui il fotovoltaico sarà istallato su almeno il 50% di tutti i tetti e l’80% dei nuovi edifici.

 

Solare: il nuovo obiettivo della Cina sono 110 GW al 2020

 

L’obiettivo della nuova strategia è quello di combattere i tassi estremamente alti tassi di blocco della produzione nella parte occidentale del paese. Le pressioni sulla rete hanno infatti costretto a tagliare l’output di diversi siti dove l’overcapacity non poteva essere assorbito dalla griglia. Questo spiegherebbe l’altra sorpresa contenuta nel documento: su 31 province, regioni autonome e municipalità solo 11 (in gran parte, ma non esclusivamente, nella zona orientale del Paese) sono state selezionate come le cosiddette regioni obiettivo per proseguire lo sviluppo del fotovoltaico su larga scala, in via preferenziale.

 

Novità importanti appaiono anche sotto il profilo degli incentivi. Entro il 2020, il Feed-in-tariff dovrebbero scendere di oltre il 50% rispetto ai livelli del 2015, suggerendone l’eliminazione dopo il 2020, in caso di raggiungimento della grid parity. Di pari passo sarà esteso il meccanismo di offerta competitiva basata “Top-Runner Program”. Introdotto lo scorso anno, il programma richiede l’utilizzo di prodotti fotovoltaici ad alta efficienza per accelerare la trasformazione dell’industria fotovoltaica. La prima fase, con un obiettivo di 1 GW valido solo per le provincie di Datong e Shanxi, è quasi completata. Per il futuro il target sarà di 5,5 GW.