Da una startup londinese un nuovo arredo urbano in grado di dare una mano alla rete e ai consumi elettrici, grazie ad un sistema di gestione dell'energia basato sull'intelligenza artificiale. Il prototipo è in fase di test presso l’Università di Sheffield
Un alberi fotovoltaici al posto delle colonnine di ricarica? Potrebbe essere possibile
(Rinnovabili.it) – Il concept è nato nell’ormai lontano 2015 ma oggi, 7 anni dopo, il SolarBotanic™ Tree è pronto a mettere radici. Gli originali alberi fotovoltaici disegnati dall’omonima azienda londinese hanno finalmente un prototipo fatto e finito da testare. Una prima versione di quello che, in un futuro non troppo lontano, potrebbe essere un multifunzionale arredo urbano.
L’idea alla base del progetto era quella di creare un generatore elettrico da inserire in ambienti costruiti e capace di sfruttare le risorse naturali per produrre energia. Fonti come la luce, il calore, il vento e persino la pioggia. L’elemento fondamentale di questa tecnologia è la foglia artificiale di Solar Botanic battezzata con il nome di “Nanoleaf”. Si tratta di un film fotovoltaico sottile dotato di nantenne, piccolissime antenne ottiche in grado di catturare la luce in tutte le lunghezze d’onda. Si stima che una cella solare progettata con questi collettori sia teoricamente in grado di catturare più del 70% della radiazione incidente per trasformarla in elettricità. Al momento, tuttavia, l’azienda non fornisce dettagli tecnici né efficienze.
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La startup ha già intrapreso un round di finanziamento con investitori EIS per finanziare l’installazione del primo prototipo presso l’Advanced Manufacturing Research Center (AMRC) dell’Università di Sheffield. Un passaggio obbligato prima di completare il SolarBotanic™ Tree v01, versione da 5 kW per il lancio commerciale, disponibile a partire dal 2023. Ma entro la fine dello stesso anno, la società intende presentare il SolarBotanic™ Tree v02, modello completamente integrato con un sistema di gestione dell’energia basato sull’intelligenza artificiale. Questa versione sarebbe dotata di batterie e presa per la ricarica dei veicoli elettrici.
Il vero salto di qualità si dovrebbe fare, però, nel 2025, anno in cui l’azienda spera di rendere disponibile il SolarBotanic™ Tree v03. Lo speciale albero fotovoltaico si completerebbe con altre due tecnologie per incrementare l’output: nastri piezoelettrici da integrare nella struttura per sfruttare le vibrazioni generate da vento e pioggia; sottili sistemi termoelettrici da integrare sotto le nanoleaf.
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