(Rinnovabili.it) – Se il consumo collaborativo ha dato ottimi risultati nel settore dei trasporti, del turismo e in quello di beni come i prodotti alimentari, perché allora non applicarlo anche alla produzione di energia pulita e sostenibile? E’ quello che succede oggi in Italia con Solar Share, progetto di condivisione dell’energia solare a distanza. Eh sì, a distanza, perché quanti hanno aderito finora all’iniziativa diventando soci della Cooperativa Energia Verde WeForGreen, sono 121 famiglie provenienti da ben 13 regioni italiane; e da gennaio di quest’anno si stanno “condividendo” l’elettricità prodotta dall’impianto fotovoltaico La Masseria del Sole, in funzione a Lecce. Il progetto è stato sviluppato da LifeGate in collaborazione con ForGreen, e conta oggi un successo non solo per adesioni ma anche per risultati concreti. Oggi pienamente attivo, ma ancora aperto a nuove adesioni, il sole condiviso ha permesso finora di portare energia solare in 13 regioni italiane, compresa la Puglia sede dell’impianto: Veneto e Lombardia sono le regioni con il maggior numero di adesioni (rispettivamente 53 e 42), seguono Piemonte (8), Emilia Romagna (4), Liguria (3), Trentino Alto Adige (2), Umbria (2), Toscana (2), Puglia (2), Lazio (1), Sardegna (1), Friuli Venezia Giulia (1), Abruzzo (1).
Ma come funziona Solar Share? Semplice: diventando socio di WeForGreen, si possono acquistare le quote di energia necessarie a soddisfare il proprio fabbisogno elettrico. L’investimento viene usato dalla Cooperativa per compra l’impianto e dunque l’elettricità necessaria a soddisfare la richiesta di tutti i soci per un periodo di 16 anni. “Solar Share – spiega la nota stampa – è il primo progetto italiano che apre questa opportunità a tutti, indipendentemente dalla loro ubicazione geografica e superando limiti architettonici o il fatto di abitare in un condominio. Solar Share rappresenta un nuovo modello di investimento energetico, una soluzione virtuosa per l’ambiente e per l’economia domestica: scegliere energia pulita, infatti, significa contribuire concretamente alla riduzione dell’inquinamento (generato dall’energia non rinnovabile prodotta da combustibili fossili) e, al contempo, risparmiare sul prezzo della bolletta di casa, rendendosi indipendenti dal mercato energetico”.