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Fotovoltaico: 20mila scuole solari per il Pakistan

Nella dilagante crisi energetica, Islamabad accelera sul fotovoltaico con un programma di solarizzazione degli istituti scolastici

scuole solari in Pakistan

 

20mila scuole solari, l’energia pulita entra in classe

(Rinnovabili.it) – Sono passati solo tre anni da quando il Pakistan ha inaugurato il suo primo impianto fotovoltaico, la centrale di Quaid-e-Azam. Da allora a oggi la nazione ha cercato di dare uno sviluppo più organico alla componente solare senza puntare necessariamente alle mega istallazioni. Lo dimostra il programma Khadim-e-Punjab Ujala, con cui il governo regionale intende dare nuovo impulso alla tecnologia fotovoltaica su piccola scala.

 

Uno degli obiettivi del programma è infatti creare 20mila scuole solari nel sud del Punjab pakistano, territorio afflitto da gravi problemi di approvvigionamento elettrico e al contempo dotato di ottime condizioni d’irraggiamento. Come spiegato dal primo Ministro provinciale, Shahbaz Sharif, il progetto – del valore di alcuni miliardi di rupie- prevede di dotare gli istituti scolastici che non hanno accesso alla rete di moduli fotovoltaici in maniera da “migliorare l’ambiente educativo”.

“Il programma Khadim-e-Punjab Ujala è un’iniziativa eccellente e unica nel suo genere nel settore dell’educazione”, ha commentato durante una riunione di alto livello Shahbaz Sharif, invitando le autorità coinvolte nel progetto ad attuare nuovi meccanismi di monitoraggio dei progressi raggiunti.

 

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La misura può contare anche su alcune agevolazioni che Islamabad ha approvato in questi anni, come parte della strategia nazionale per affrontare la crisi energetica. La prima mossa è stata, nel 2015, quella di abolire l’imposta del 32,5 per cento sugli impianti solari, in maniera tale da ridurre i costi d’istallazione. Si è quindi intervenuti, allo stesso modo, sui dazi applicati alla dogana ai moduli fabbricati all’estero. Ma cosa ancora più importante, il governo ha finalmente concesso la possibilità ai possessori di impianti fotovoltaici, anche domestici, di rivendere alla rete nazionale l’energia che non viene consumata sul posto.  A ciò si aggiunge anche il progetto della Banca di Stato del Pakistan e del Consiglio per lo sviluppo energetico alternativo di sostenere il finanziamento di teti solari e impianti domestici.