Lo scorso anno, eolico, fotovoltaico ed idroelettrico hanno segnato un più 17 per cento nella variazione tendenziale della potenza totale degli impianti connessi in rete
Il 2017 delle rinnovabili italiane fra nuovi impianti e potenza in rete
(Rinnovabili.it) – Lontano dai generosi incentivi governativi e da un quadro normativo che dia fiducia ai grandi investitori, le rinnovabili italiane cambiano ritmo e dimensioni. Sono, infatti, i piccoli impianti, dopo anni di trend al ribasso per l’intero settore, a far crescere nuovamente la potenza verde installata in Italia. Lo confermano i dati a consuntivo del 2017 presentati dall’Osservatorio di Anie Rinnovabili, elaborazione dei numeri del sistema Gaudì di Terna.
Lo scorso anno, le fer elettriche per eccellenza – eolico, fotovoltaico ed idroelettrico – hanno segnato un più 17 per cento nella variazione tendenziale della potenza totale degli impianti connessi in rete. Una crescita trainata, in termini quantitativi, soprattutto dall’energia solare, con 409 MW di nuova capacità (+11%), e da quella del vento, con 359 MW (+24%).
Se per il fotovoltaico non si tratta di una novità – il settore continua la sua escalation piccola ma costante – per eolico e idroelettrico si registra un rialzo rispetto alle performance 2016, anno di seria flessione per entrambe le fonti rinnovabili italiane.
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Nel dettaglio il fotovoltaico è cresciuto soprattutto in Basilicata, Piemonte, Valle d’Aosta e Veneto, prime in termini di maggior incremento di unità di produzione, a cui si associa anche il Lazio se il discriminante è invece l’aumento di potenza.
Ed è interessante notare come dei 43.913 nuovi impianti solari connessi in rete, quasi 40mila avevano una potenza nominale sotto i 10 kW e oltre 17mila risultano sotto i 3kW. A questo dato si associa inevitabilmente quello sui sistemi di accumulo: lo scorso anno stati circa 8.000 gli impianti di storage abbinati al mini-fotovoltaico.
Un discorso non troppo dissimile può esser fatto anche per l’eolico il cui aumento delle unità di produzione (+124%) nel 2017 si deve proprio agli impianti di taglia compresa tra 20 e 60 kW. Per quanto riguarda la diffusione regionale, il 93 per cento della potenza connessa si trova nel Sud Italia. Buoni anche i risultati dell’idroelettrico che ha raggiunto quota 95 MW complessivi (+20% rispetto ai valori registrati nel 2016) a fronte di 357 nuovi impianti, di cui oltre la metà di taglia inferiore a 1 MW. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento di potenza nel 2017 rispetto al 2016 sono Abruzzo, Lazio, Marche, Molise e Sicilia.