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Rinnovabili, l’India promette di raddoppiarle entro il 2020

Il Gigante asiatico si è dato 16 anni di tempo per trasformare 6% di consumo di energie rinnovabili in un deciso 15%

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(Rinnovabili.it) – Sarà stato il nuovo accordo climatico annunciato da Cina e Stati Uniti, saranno state le ottime prospettive di sviluppo per il settore nazionale delle rinnovabili, ma anche per l’India è arrivato il momento di fare nuove promesse verdi. In concomitanza con l’apertura della COP20 di Lima, il Gigante asiatico ha annunciato di voler più che raddoppiare l’utilizzo dell’energia pulita all’interno del mix energetico nazionale entro il 2020. Solo sedici anni per trasformare il suo attuale 6% in un deciso 15%, attirando contestualmente quasi 100 miliardi di dollari di nuovi investimenti green e portando la capacità fotovoltaica del Paese a quota 100 GW. Un obiettivo, quello dichiarato dall’India, perfettamente nelle possibilità nazionali e accolto con soddisfazione dal WWF International. “A livello globale, questo tipo di azione contribuirà certamente a colmare il divario tra ciò che stiamo emettendo e ciò che la scienza ci dice dovrebbe essere ridotto”, ha commentato Samantha Smith, del WWF Global Climate Initiative. “L’India può dare il buon esempio affinchè gli altri paesi possano emularla”.

 

Ma non fatevi ingannare dall’apparenza: come ricorda il ministro dell’Energia Piyush Goya, la rivoluzione delle rinnovabili indiane avrà i suoi tempi e, ancora per un po’, anche spazi ridotti. E farla da padrone sarà sempre lui, il carbone, a cui oggi è affidato il 60% della produzione elettrica. “Il carbone continuerà a dominare il nostro mix energetico ancora per qualche tempo, ma stiamo adottando misure per proteggere l’ambiente”. Nelle intenzioni di Nuova Delhi c’è anche quella di eliminare gradualmente gli aiuti al comparto, come la pausa fiscale per l’industria eolica introdotto dal Governo all’inizio di quest’anno. L’ambizione della nazione rimane comunque quella di creare il più grande programma di sviluppo dell’energia solare mai realizzato al mondo, dimostrando come lo sviluppo delle infrastrutture, la sostenibilità, e il settore finanziario possano tutti collaborare per trasformare l’approvvigionamento energetico.