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Rinnovabili elettriche in Italia: in 8 mesi crescita del 49%

Da gennaio ad agosto 2019 fotovoltaico ed eolico hanno aggiunto alla rete complessivamente 742 MW di nuova capacità verde

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Foto di 1778011 da Pixabay

(Rinnovabili.it) – Le aste e i registri del decreto FER 1 ancora non hanno mostrato le proprie potenzialità, in termini di nuova capacità verde nazionale, e il dato rinnovabile continua a crescere lentamente. Lentamente ma in maniera costante, come dimostra l’Osservatorio di Anie rinnovabili, che presenta oggi un aggiornamento delle performance di eolico, fotovoltaico e idroelettrico per i primi otto mesi del 2019. Il documento mostra come dal gennaio ad agosto le principali rinnovabili elettriche in Italia siano cresciute complessivamente del 49 per cento (rispetto al dato 2018), collegando alla rete elettrica 771 MW di nuova capacità.
Ovviamente l’aumento è quasi tutto da riferire i nuovi impianti solari ed eolici a cui spettano, rispettivamente, 330 e 412 MW.

 

Nel dettaglio il settore fotovoltaico ha mantenuto quasi inalterato il trend dell’ultimo periodo: a crescere sono soprattutto i piccoli impianti, le installazioni domestiche e aziendali, sotto lo sprone degli ecobonus. Al punto che gli impianti di tipo residenziale – ossia fino a 20 kW – hanno catalizzato il 53 per cento della nuova potenza 2019. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di potenza sono state Basilicata, Campania, Marche, Sardegna e Trentino Alto Adige, mentre quella con il maggior decremento è stata la Calabria. Ma nel complesso tutti i territori hanno registrato un aumento in termini di unità di produzione; quelle con il valore maggiore sono state Basilicata, Marche, Puglia e Sardegna. Da segnalare l’attivazione nel mese di agosto di un impianto da 6,2 MW in Sardegna, in provincia di Nuoro.

 

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Al settore eolico appartiene la prestazione migliore sul fronte capacità (più 200 per cento rispetto allo stesso periodo del 2018) nonostante ad agosto siano stati attivati solo due impianti per circa 75 kW. In calo, invece, il numero di turbine allacciate alla rete: un meno 64 per cento rispetto al 2018. La discrepanza tra potenza e numero di aerogeneratori è ovviamente spigata grazie alla taglia delle turbine, per la quasi totalità sopra i 200 kW.

 

Battuta d’arresto invece per l’idroelettrico. Le installazioni nel 2019 (29 MW in totale) risultano complessivamente in calo del 76 per cento rispetto all’anno precedente. Il dato è accompagnato da una riduzione del 9 per cento anche per le unità di produzione. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento di potenza rispetto all’anno precedente sono state Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta. Gli impianti idroelettrici di taglia inferiore a 1 MW connessi nel 2019 costituiscono il 30 per cento del totale installato.

 

Altra nota interessante, il contributo delle bioenergie: fino ad agosto 2019 si sono registrati 17 MW di potenza aggiuntiva. “Resta da verificare – spiega tuttavia Anie Rinnovabili – se alcuni impianti siano entrati in esercizio prima del 2019, ma considerati Rinnovabili in seguito all’aggiornamento dei dati relativi alle tipologie di feedstocks impiegati per individuare il combustibile prevalente”.

 

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