A fine 2011 su oltre 327mila impianti registrati nel nostro Paese al Gse, 1.299 sono riconducibili a cooperative
“I numeri del rapporto – afferma Massimo Stronati, presidente Federlavoro e Servizi- Confcooperative – evidenziano come, nel giro di appena due anni, le nostre imprese, anche grazie alla presenza di politiche mirate allo sviluppo del settore, individuino sempre più nelle fonti verdi, settori remunerativi che incidono sensibilmente sul loro patrimonio (nel caso di cooperative con impianti più grandi), oltre che validi strumenti per integrare il loro reddito (soprattutto per quelle con impianti più piccoli. Non solo. La formula cooperativa ben si coniuga con la produzione diffusa di energia da fonte rinnovabile, con le cooperative del settore che si pongono al servizio delle stesse comunità in cui producono questa energia, occupandosi tra l’atro anche dell’efficientamento energetico del patrimonio pubblico degli enti locali”.
A livello di distribuzione regionale, sono le operative del Nord a vantare gli investimenti più alti nel fotovoltaico: ben 49 MWp pari all’82% del valore totale installato nel sistema confederale. Crescono anche le altre fonti rinnovabili. Nel 2011 si sono registrate 120 cooperative titolari di impianti alimentati biogas e biomasse, bioliquidi, idroelettrico, per una potenza cumulata di 129 MWp, più del doppio rispetto alla potenza installata nel 2010 (77 MWp).