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Rinnovabili, così vinceranno la guerra dei costi contro carbone e gas

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(Rinnovabili.it) – Il conflitto che vede contrapposte fonti fossili a energie rinnovabili si gioca tutto sui costi. Ma non fatevi ingannare dai prezzi bassi di carbone, petrolio e gas, alla lunga la guerra energetica sarà vinta dalle emissioni zero. Una scommessa sui cui Bloomberg New Energy Finance (BNEF) è pronto a mettere la firma, dal momento che rappresenta il principale risultato del suo New Energy Outlook 2016.

 

L’ultima previsione a lungo termine elaborata da BNEF scandisce i tempi della trasformazione energetica seguendo da vicino i destini di ogni fonte. I prezzi dell’energia da carbone e gas continueranno a rimanere bassi ancora per diverso tempo visto l’eccesso di materia prima rispetto alla domanda. Tuttavia i costanti e ingenti investimenti verdi, congiuntamente allo sviluppo del settore delle soluzioni di bilanciamento (come le batterie) contribuiranno a far letteralmente precipitare i costi delle green energy che diverranno, di fatto, le fonti di elettricità più economiche in molti paesi già nel 2020 (in Cile lo sono già da quest’anno) e nella maggior parte del mondo entro il 2030.

 

Nel dettaglio il prezzo per la generazione del MWh per l’eolico a terra scenderà del 41% entro il 2040 grazie soprattutto al miglioramento dei fattori di capacità, mentre il fotovoltaico subirà una riduzione addirittura del 60%, passando dai 74- 220$ / MWh di oggi, ad una stima media di circa 40$ / MWh in tutto il mondo nel 2040.

 

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Questo significa anche una crescita esponenziale delle istallazioni: per il 2040, le rinnovabili costituiranno il 60% della capacità installata a livello mondiale. Con eolico e fotovoltaico che, da soli, rappresenteranno il 64% dei 8.6 TW della nuova capacità prevista. E più precisamente sarà l’energia solare a fare la parte da leone con 3.7 TW (43%) della nuova capacità aggiunta nel periodo 2016-40 e con oltre 3 miliardi di dollari di nuovi investimenti.

 

“Da qui al 2040 saranno investiti 7.800 miliardi di dollari nelle fonti rinnovabili, due terzi degli investimenti nella capacità totale di generazione di energia, mentre gli investimenti globali in fonti fossili saranno pari a 2.100 miliardi”, afferma Seb Henbest, capo di Bnef per Europa, Medio Oriente e Africa e autore principale dell’Outlook aggiungendo tuttavia che “sarebbero necessari migliaia di miliardi in più per portare le emissioni mondiali su un livello compatibile con il target” di aumento massimo di 2 gradi centigradi della temperatura deciso nel dicembre scorso nella Conferenza Onu sul clima di Parigi.

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