La battaglia rinnovabili vs carbone nell’Asia pacifico
(Rinnovabili.it) – Le energie rinnovabili hanno già raggiunto in quasi due terzi del pianeta la competitività con i nuovi impianti a carbone. Ma per una grossa fetta di Paesi, la corsa al sorpasso è ancora in atto. Parliamo dell’Asia pacifico, in cui il carbone è tutt’oggi la prima fonte energetica (dati IEA). Secondo l’ultimo rapporto IEA per vedere trionfare le green energy sarà necessario aspettare il 2030, anno in cui, nella maggior parte dei mercati della regione, l’LCOE delle rinnovabili sarà più basso di quello del carbone. In realtà alcuni paesi quel giorno è già arrivato. È il caso dell’India dove le aste fotovoltaiche continuano a registrare offerte record. L’ultima presentata proprio in questi giorni: 0,0270 dollari per kWh per un progetto nello stato del Rajasthan. Il minimo storico per la nazione.
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“Oggi, l’India e l’Australia sono gli unici mercati dell’Asia Pacifico con un LCOE per le energie rinnovabili più economico del carbone di nuova costruzione”, spiega Rishab Shrestha, analista senior di Wood Mackenzie. “Tuttavia, entro la fine del decennio, possiamo aspettarci che” quasi ovunque si disporrà di energia pulita “a un prezzo scontato rispetto al combustibile fossile più economico. La scena è pronta per una rapida crescita delle rinnovabili senza sovvenzioni”. Secondo gli analisti, entro la fine del decennio l’energia elettrica prodotta da eolico e fotovoltaico in India e Australia dovrebbe costare il 56% e il 47% in meno rispetto alla produzione delle nuove centrali termoelettriche a carbone.
Più indietro la Cina, il maggior consumatore del combustibile fossile. Nonostante Repubblica popolare abbia costi solari simili a quelli australiani, il Commonwealth ha dalla sua una migliore esposizione solare e un LCOE per elettricità carbonifera molto più alto di quello cinese. Ma “i venti cambieranno in Cina: ci aspettiamo che l’LCOE delle rinnovabili sarà più economico del carbone il prossimo anno“, aggiunge Shrestha. Altri tre mercati – Corea del Sud, Thailandia e Vietnam – si uniranno al gigante asiatico con un costo dell’energia verde inferiore a quella del combustibile fossile nel 2021.
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