(Rinnovabili.it) – Porte aperte, per ora ancora in via sperimentale, alle rinnovabili nel mercato per il servizio di dispacciamento (MSD). Lo stabilisce la nuova delibera dall’Autorità per l’Energia AEEGSI, con cu si prepara il terreno al futuro testo integrato dispacciamento elettrico (TIDE). Coerentemente con quanto stabilito nel regolamento europeo “Establishing a guideline on electricity balancing”, il TIDE opererà una riforma organica dell’MDS, lo strumento attraverso cui Terna si approvvigiona delle risorse necessarie alla gestione del sistema elettrico.
La prima fase della riforma prevede il rapido allargamento della platea dei soggetti che possono partecipare alla fornitura di risorse di dispacciamento, ossia: alla domanda, alle unità di produzione non già abilitate (quali quelle alimentate da fonti rinnovabili non programmabili, la generazione distribuita) e ai sistemi di accumulo (in particolare quelli in abbinamento a unità di produzione rilevanti e già abilitate). Potranno presentare offerte nell’ MSD anche aggregazioni di unità di produzione e consumo, denominate UVA (unità virtuali abilitate).
Rinnovabili nell’MSD: come saranno selezionati i progetti
Per ora la partecipazione sarà consentita solo a progetti pilota e il provvedimento evidenza i criteri minimi ai fini dell’ammissibilità degli stessi. La delibera 300/2017/R/eel prevede che tali progetti, individuati da Terna, siano sottoposti a consultazione preventiva con gli operatori; la consultazione dovrà recare il regolamento secondo il quale sarà gestito il progetto pilota (inclusivo dei requisiti tecnici e delle modalità per la richiesta di abilitazione delle nuove risorse a MSD) nonché una relazione tecnica che illustri il progetto e motivi le scelte effettuate. Al termine della consultazione, i progetti saranno inviati all’Autorità per l’approvazione.
“I progetti pilota – scrive l’AEEGSI in una nota stampa – , a seguito della definizione del nuovo Testo Integrato del Dispacciamento Elettrico (TIDE), dovranno essere resi conformi ai vari aggiornamenti del Codice di rete che saranno conseguentemente predisposti da Terna. Nell’ambito della fase di attuazione pilota definita dalla delibera, l’Autorità ritiene infine che il GSE e l’Acquirente Unico non possano avere accesso a MSD tenendo conto del loro ruolo sistemico”.
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La delibera prevede infine che Terna:
- entro il 30 giugno 2017 proponga all’Autorità almeno un progetto pilota relativo alla partecipazione a MSD della domanda;
- entro il 31 luglio 2017 proponga all’Autorità almeno un progetto pilota relativo alla partecipazione a MSD delle unità di produzione attualmente non abilitate, inclusi i sistemi di accumulo ad esse assimilati;
- invii all’Autorità, con cadenza trimestrale, una relazione recante l’elenco dei progetti pilota proposti dagli operatori nel corso del trimestre, corredato da un giudizio sintetico sulla loro fattibilità e utilità prospettica per il sistema elettrico;
- presenti all’Autorità, con cadenza trimestrale e per tutta la durata dei progetti pilota, una relazione che illustri i risultati ottenuti fino a quel momento.