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Rinnovabili 2020, il Covid-19 taglierà del 13 % la nuova capacità

La crisi del coronavirus sta danneggiando - ma non arrestando - la crescita globale dell’energia pulita. Il calo di quest’anno potrebbe costituire un momento per prendere la rincorsa per il boom del 2021

rinnovabili 2020
Foto di Samuel Faber da Pixabay

Il report della IEA sulla crescita delle energie rinnovabili 2020

(Rinnovabili.it) – Le rinnovabili 2020 tirano il freno. Dopo l’exploit del 2019, gli effetti del Covid-19 non possono che rallentare lo slancio del settore, rimandando piani e progetti. A tirare le somme è stavolta l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) con un nuovo report dedicato alle green energy e agli effetti del coronavirus.

Come innumerevoli altre industrie, anche quella dell’energia pulita è oggi fortemente esposta ai nuovi rischi della pandemia globale. Rischi che variano in modo significativo per settore di mercato e tecnologia. Nonostante molti Paesi abbiano iniziato a revocare gradualmente alcune di misure blocco, gli impatti di mesi di lockdown sono ancora tangibili e di ampia portata. Si va dall’interruzione delle catene di approvvigionamento ai ritardi dei lavori di costruzione, dalla sospensione degli impianti ai rinvii degli investimenti. Nonostante ciò le rinnovabili 2020 hanno mostrato un’impressionante capacità di recupero, e in molti mercati hanno “approfittato” del periodo per aumentare la quota nel mix elettrico.

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La resilienza delle rinnovabili elettriche agli impatti della crisi di Covid-19 è una buona notizia ma non può essere data per scontata”, ha affermato il dott. Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Agenzia. “I Paesi continuano a costruire nuove turbine eoliche e impianti solari, ma a un ritmo molto più lento. Anche prima della pandemia di Covid-19, il mondo aveva bisogno di accelerare significativamente lo spiegamento delle energie rinnovabili per avere la possibilità di raggiungere i suoi obiettivi energetici e climatici. Tra le straordinarie sfide economiche e sanitarie di oggi, i governi non devono perdere di vista il compito essenziale di intensificare le transizioni di energia pulita per consentirci di uscire dalla crisi su un percorso sicuro e sostenibile .

Nel complesso a fine anno il mondo dovrebbe aggiungere 167 GW di capacità di energia rinnovabile; ossia il 13 per cento in meno rispetto al risultato del 2019 e un più 6 per cento rispetto al totale installato. Ma, secondo gli analisti, la crescita riprenderà con più vigore nel 2021, quando molti dei progetti – oggi in ritardo – entreranno in funzione.

Nel dettaglio, quasi tutti i mercati maturi saranno inevitabilmente interessati da revisioni al ribasso per l’anno in corso. In Europa, ad esempio, la crescita delle rinnovabili 2020 dovrebbe calare di un terzo, il più grande declino annuale dal 1996. Unica eccezione: gli Stati Uniti in cui gli investitori si stanno affrettando a terminare i progetti prima della scadenza dei crediti d’imposta. 

Il fotovoltaico rappresenta oltre la metà dell’espansione energetica verde prevista per il 2020 e il 2021, spiega la IEA. Tuttavia le aggiunte del settore passeranno dai 110 GW del 2019 ai poco più di 90 GW di quest’anno. Le centrali solari su larga scala dovrebbero ritornare a crescere l’anno prossimo, ma nel complesso è improbabile superino i livelli 2019.  I ritardi nella messa in servizio causati dal lockdown hanno anche rallentato il ritmo delle installazioni eoliche terrestri. In questo caso però, il 2021 dovrebbe recuperare quasi tutti i ritardi.

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