Il riciclo delle celle solari in CIGS “abbassa la temperatura”
(Rinnovabili.it) – Utilizzando un nuovo approccio è possibile recuperare in maniera efficiente i metalli preziosi delle celle solari in CIGS. Lo dimostra una nuova ricerca della Chalmers University of Technology, in Svezia. Qui gli scienziati hanno testato un processo di riciclo più rispettoso dell’ambiente rispetto alle soluzioni attuali e in grado di dare un’importante mano alla sostenibilità comparto.
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Pannelli solari a film sottile, il riciclo è più complesso
Oggi sappiamo che la vita dei pannelli solari non si esaurisce con la fine dell’impianto. Moduli e celle possono essere riciclati e le moderne tecniche permettono di recuperare più del 90% dei materiali. Il valore è però riferito alla tecnologia classica in silicio; le cose si complicano invece quando il rifiuto da trattare arriva dal fotovoltaico a film sottile. Questo segmento, proprio in virtù della sua speciale struttura, richiede processi e impianti diversi.
È esattamente a questo livello che si colloca la ricerca della Chalmers. Qui un gruppo di scienziati si è focalizzato sul riciclo delle celle solari in CIGS (Copper Indium Gallium Selenide), una delle tre grandi sotto categorie commerciali del fotovoltaico thin film. Questi dispositivi sono costituiti da uno strato di diversi metalli, tra cui indio e argento, ed è essenziale che il riciclo spari questi metalli dalle altre sostanze. “È fondamentale rimuovere qualsiasi contaminazione nel riciclaggio, in modo che il materiale torni ad essere il più pulito possibile”spiega Ioanna Teknetzi, ricercatrice presso il Dipartimento di Chimica e Ingegneria Chimica. “Fino ad ora, per avere successo erano state utilizzate alte temperature e una grande quantità di sostanze chimiche, in un processo costoso e non rispettoso dell’ambiente”.
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Liscivazione selettiva e condizioni più “gentili” per le celle solari in CIGS
Il lavoro condotto da Teknetzi e dai colleghi Burcak Ebin e Stellan Holgersson ha trovato una strada più ecologica in grado di fornire lo stesso risultato finale. Nel dettaglio il team ha indagato la possibilità di impiegare lisciviazione selettiva e acidi a concentrazioni più basse, mantenendo la temperatura ambiente in tutto il processo.
“Utilizziamo ancora prodotti chimici, ma non sono neppure lontanamente paragonabili ai precedenti metodi di lisciviazione”, ha aggiunto Teknetzi. I ricercatori hanno dimostrato che in questo modo è possibile recuperare il 100% dell’argento e circa l’85% dell’indio da celle solari in CIGS. “Ci vuole un giorno, che è leggermente di più rispetto al tempo impiegato dai metodi tradizionali, ma con il nostro processo il riciclo diventa più conveniente e migliore per l’ambiente”, afferma Ebin. Lo studio è stato pubblicato su Solar Energy Materials and Solar Cells (testo in inglese).