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Rinnovabili, Ren21: Con 161 GW di nuova capacità 2016 è record

le rinnovabili 2016

 

Il boom delle rinnovabili 2016 è low cost

(Rinnovabili.it) – Lo scorso anno sono stati istallati 161 GW di nuova capacità da fonti rinnovabili, una potenza sulla carta superiore a quella di 20 centrali nucleari del tipo di Kashiwazaki-Kariwa (una delle più potenti mai realizzate). Il dato è in crescita di circa il 10 per cento rispetto al 2015, nonostante gli investimenti nel settore siano calati drasticamente: meno 23 per cento. In numeri del Renewables 2017 Globale Status Report, pubblicato oggi da REN21, indicano una sola cosa: le energie rinnovabili costano sempre meno.

 

E nonostante i minori investimenti e il profondo gap di incentivazione che le separa delle fonti fossili, le green energy continuano a raccogliere i maggiori consensi a livello finanziario, divenendo il primo settore energetico su cui oggi si investe. Oramai il mercato delle rinnovabili è entrato nell’era del multi-terawatt: il balzo in avanti compiuto nel 2016 ha permesso al mondo di raggiungere una capacità globale cumulata di oltre 2000 GW. Senza bisogno di ricordare che il merito va soprattutto ai nuovi mercati, Asia in primis, si deve ammettere che sono soprattutto due le tecnologie che stanno trainando la crescita: fotovoltaico ed eolico.

 

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Secondo quanto riportato nel documento, il solare ha rappresentato circa il 47 per cento della capacità aggiunta lo scorso anno, superando per la prima volta qualsiasi altra fonte. D’altra parte le aste solari chiuse a prezzi record in Cile, India, Messico, Emirati Arabi e persino in Danimarca rendono bene l’immagine di quanto sta succedendo a livello globale: qui l’energia fotovoltaica viene venduta ad appena 5 centesimi di dollaro al kilowattora, battendo carbone e nucleare. Discorso per certi versi simile anche per l’energia del vento, che ha rappresentato il 34 per cento della nuova capacità messa a dimora.

 

>>Leggi: L’India rinuncia a 14 GW da carbone, l’energia solare conviene di più<<

 

“La transizione energia globale [è] a buon punto, grazie al record di nuove aggiunte di potenza rinnovabile, costi in rapida decrescita e la separazione della crescita economica e dalle emissioni energetiche per il terzo anno consecutivo”, spiega Arthouros Zervos, a capo di REN21.

“Il ritiro da parte di Trump degli Stati Uniti dal contratto di Parigi è un peccato”, gli fa eco Christine Lins, segretario esecutivo dell’associazione. “Ma il treno delle rinnovabili ha già lasciato la stazione e chi ignora ruolo centrale delle energie pulite nella mitigazione climatica, rischia di rimanere indietro”.

 

Ren21: rinnovabili

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