Rinnovabili

Registri e Aste FER1, le rinnovabili italiane si riprendono

registri aste fer1
Foto di Andreas Senftleben da Pixabay

Registri e Aste FER1, si ferma la storica serie di flop

(Rinnovabili.it) – I grandi impianti italiani alimentati a rinnovabili danno i primi segni di ripresa. Dopo una serie di bandi GSE dai risultati deludenti, l’ultima procedura di Registri e Aste FER1 ha colpito nel segno. È lo stesso Gestore a notificarlo annunciando l’assegnazione di ben 1041,10 MW di impianti eolici, fotovoltaici e idroelettrici. A titolo di confronto il bando precedente si era chiuso con appena 102,7 MW di impianti ammessi, proseguendo su una spirale discendente intrapresa molto tempo fa.

Il nuovo bando GSE, le cui graduatorie sono state pubblicate in anticipo, riporta fiducia al comparto. La tabella riepilogativa del Gestore mostra per la tredicesima procedura un contingente messo in gara di 1.627,6 MW tra Registri e Aste FER1 (rispettivamente 339,7 MW + 1.227,9 MW). Hanno risposto ben 163 pratiche per una potenza complessiva di 1.124,9 MW. Di queste 142 sono state accettate per una capacità totale di 1.041,1 MW. Inutile sottolinearlo, la parte da leone la fanno i 1.001,0 MW assegnati tramite l’Asta del Gruppo A che comprende gli comprende gli impianti eolici “on-shore” di nuova costruzione, integrale ricostruzione, riattivazione o potenziamento e quelli fotovoltaici di nuova costruzione. Il più basso valore della Tariffa offerta? Gli 81,22 €/MWh di un impianto fotovoltaico in Sardegna.

Nella nota stampa il GSE ha fatto sapere che le richieste di accesso agli incentivi per gli impianti ammessi nel gruppo A devono essere presentate tramite il Portale FER-E entro 30 giorni solari dalla data di entrata in esercizio seguendo le norme del Regolamento Operativo per l’accesso agli incentivi. Qualora gli impianti fossero già in funzione le richieste potranno essere presentate a partire da oggi e non oltre il 10/03/2024per non incorrere nel cosiddetto fuori tempo”.

Risultati bando GSE, il commento di ANEV

“La prima positiva considerazione da fare riguarda le tempistiche rispettate che, per la prima volta, anticipano la scadenza dando un segnale di efficienza del nuovo GSE molto apprezzata dagli operatori FER”, commenta entusiasta l’ANEV, l’associazione  che rappresenta i produttori eolici italiani. “Nel merito dei risultati pubblicati troviamo poi ulteriori motivi di positività, in primo luogo deve essere sottolineato come l’adeguamento delle tariffe poste a base d’asta, fortemente voluto dall’ANEV che ne ha fatto una battaglia lunga alcuni anni e finalmente vinta, ha portato ad una partecipazione molto maggiore delle procedure precedenti a beneficio del sistema”.

Parte del merito va anche alla possibilità introdotta dal GSE di recuperare i vecchi contingenti di potenza inutilizzati per recuperarli dove necessario. Così come al soccorso amministrativo prestato dal Gestore in questa procedura: la maggiore interlocuzione con gli operatori ha portato ad una evidente riduzione del tasso di rigetto. “Ora  – aggiunge l’associazione – si continui su questa strada fornendo agli operatori dei segnali di prezzo adeguati nei prossimi Decreti FER X e FER2, differenziando le tecnologie e adeguando le tariffe all’inflazione anche dopo l’aggiudicazione e durante l’esercizio”.

Verso i 14esimi Bandi GSE

“Il GSE informa infine che […] per la quattordicesima procedura d’Asta FER, i valori delle tariffe di riferimento saranno aggiornati, facendo riferimento all’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), per tenere conto dell’inflazione media cumulata da agosto 2019 a gennaio 2024“, si legge nel comunicato. “Con una news successiva, dopo l’aggiornamento da parte dell’Istat dell’indice NIC, il GSE comunicherà la data di apertura della quattordicesima procedura di Registri e Aste FER e la pubblicazione dei relativi bandi con l’indicazione dei contingenti di potenza disponibili”.

leggi anche Rinnovabili in Italia, nel 2023 installati 5.7 GW ma è tutto merito del fotovoltaico

Exit mobile version