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Reddito energetico, ARERA definisce il ritiro dell’elettricità prodotta dal fotovoltaico

Reddito energetico, ARERA definisce il ritiro dell'elettricità prodotta dal fotovoltaico
Foto di Como una Reina da Pixabay

di Paolo Travisi

Dall’Authority le modalità per il ritiro dell’elettricità degli impianti in Reddito Energetico

L’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) ha pubblicato la delibera 252/2024/R/EEL del 25 giugno con cui indica le modalità di ritiro dell’elettricità immessa in rete, da impianti fotovoltaici realizzati tramite l’utilizzo del Fondo Nazionale Reddito Energetico ed inoltre definisce l’accesso da parte del GSE ai dati del Registro Centrale Ufficiale (RCU).

Ritiro dell’elettricità fv e collocazione sul Mercato

Nella delibera di Arera l’art.2 specifica che il “GSE ritira per 20 anni, a decorrere dalla data di entrata in esercizio, l’energia elettrica immessa in rete dagli impianti fotovoltaici incentivati tramite le risorse di cui al Fondo, assume la qualifica di utente del dispacciamento in immissione per tali impianti di produzione e colloca l’energia elettrica immessa in rete nel Mercato Elettrico”.

Reddito energetico e risorse per il Fondo

Ricordiamo, che il decreto ministeriale 8 agosto 2023 che ha istituito il Fondo nazionale reddito energetico per finanziare con contributi a fondo perduto, la realizzazione di impianti fotovoltaici destinati all’autoconsumo per uso “residenziale nella disponibilità di nuclei familiari in condizione di disagio economico”.

Ed è lo stesso decreto che disciplina le modalità di funzionamento del Fondo, tra cui il finanziamento, “alimentato con le risorse derivanti dal controvalore economico connesso al ritiro da parte del GSE” dell’energia elettrica non autoconsumata dai soggetti beneficiari, cioè l’energia elettrica immessa in rete, per il quale il GSE “assume la qualifica di utente del dispacciamento in immissione”.

Fondo alimentato da risorse GSE per 20 anni

Secondo la delibera il “GSE versa nel Fondo le risorse derivanti dal controvalore economico connesso al ritiro dell’energia elettrica immessa in rete” per una durata di venti anni ed inoltre non sono introdotti “ulteriori oneri a carico del Conto per nuovi impianti da fonti rinnovabili e assimilate”, poiché il Fondo è stato costituito prevedendo risorse finanziarie iniziali pari a 200 milioni di euro e sarà successivamente alimentato dai proventi derivanti dalla vendita, da parte del GSE dell’energia elettrica immessa in rete dagli impianti fotovoltaici.

Inoltre l’art.3 della Delibera sulle Modalità per la messa a disposizione del GSE dei dati di misura dell’energia elettrica immessa in rete, indica che spetta ai “soggetti responsabili ai sensi del Time” (Testo Integrato Misura Elettrica) delle operazioni di gestione dei dati di misura e delle operazioni di natura commerciale dell’energia elettrica immessa in rete di trasmettere al GSE i dati specifici.

Tempistiche per accedere al bando sul Reddito Energetico

Ed a proposito di Reddito Energetico, c’è ancora tempo per accedere al Fondo Reddito Energetico Nazionale; l’accesso al bando 2024 sarà possibile a partire dal 5 luglio prossimo a partire dalle ore 12.00 sulla piattaforma GSE che rimarrà aperta fino all’ultimo giorno dell’anno o fino ad esaurimento risorse.

Il totale del Fondo è di 200 milioni di euro ed in questo primo passaggio, saranno disponibili 100 milioni, dei quali 80 milioni sono destinati alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, ed i restanti 20 milioni alle altre regioni e provincie autonome.

A chi è destinato il Reddito Energetico

Ricordiamo che i soggetti che possono richiedere le agevolazioni previste sono persone fisiche con ISEE – l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente – inferiore ai 15.000 euro, tetto che arriva fino ad un massimale di 30.000 per i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico. I soggetti beneficiari, inoltre, devono avere la  titolarità di un valido diritto reale su coperture, superfici di edifici, unità immobiliari, relative pertinenze, ovvero su aree e spazi pertinenziali dove si realizzerà l’impianto fotovoltaico per cui si richiede l’agevolazione. E ancora devono essere intestatari del contratto di fornitura di energia elettrica delle utenze di consumo asservite alle unità immobiliari di residenza anagrafica del nucleo familiare.

Il Registro dei realizzatori degli impianti: dove iscriversi

Collegato al Reddito Energetico, il GSE ha pubblicato sul sito anche il Registro dei realizzatori, dove potranno iscriversi gli installatori di impianti fotovoltaici (nella sezione Area Clienti), poi visibili su una mappa digitale che il GSE realizzerà in un secondo momento, in modo che i soggetti beneficiari del Fondo, o comunque i cittadini, possano trovare con maggiore facilità le imprese installatrici di impianti fotovoltaici. Per poter accedere al Registro e quindi realizzare gli impianti, le imprese dovranno essere in regola con i requisiti di formazione e aggiornamento obbligatori richiesti per le attività di installazione e manutenzione di impianti fotovoltaici.

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