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Reddito Energetico 2024, in Gazzetta le norme

Il decreto del MASE sul Fondo Nazionale Reddito Energetico è stato pubblicato in GU l'8 novembre. Definite le modalità di funzionamento, gli interventi ammissibili e l'ISEE dei beneficiari

Reddito Energetico 2024
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 Reddito energetico 2024, obiettivo: sostenere l’autoconsumo fotovoltaico

(Rinnovabili.it) – Il reddito energetico nazionale diventa realtà. La misura, che supporta il fotovoltaico domestico per le famiglie meno abbienti, è approdata in questi giorni nella Gazzetta Ufficiale con la pubblicazione del decreto sul Fondo dedicato (DM 8 agosto 2023). Nei suoi undici articoli l’atto definisce finalità ed ambito di applicazione, inquadrando i soggetti beneficiari e quelli realizzatori, gli interventi ammissibili e le modalità di richiesta degli incentivi. E completa così un percorso iniziato oltre 3 anni fa quando, in piena pandemia, il Comitato per la Programmazione Economica aveva deliberato uno stanziamento di 200 milioni di euro per la sua istituzione. Ora, salvo alcune pratiche a carico di ARERA e GSE, l’iter è pressoché concluso e le risorse stanziate per le annualità 2024 e 2025 hanno una disciplina chiara e definita.

Cos’è il Reddito energetico?

Il reddito energetico è uno strumento di sostegno che permette ad individui e nuclei familiari in condizioni di disagio economico di dotarsi di impianti fotovoltaici residenziali. Come? Attraverso un fondo rotativo che elargisce agevolazioni sotto forma di contributi in conto capitale.

La misura è stata pensata nell’ormai lontano 2017 dal Movimento 5 Stelle, per favorire l’autoconsumo e alleggerire le condizioni di povertà energetica. Per la precisione, il progetto ha preso il via dal Comune sardo di Porto Torres, prima di divenire un strumento regionale ed essere replicato anche nel Lazio e nella Puglia. L’idea di trasformarlo in un regime nazionale è arrivata nel 2020 ma il successivo passaggio di competenze tra Ministero delle Imprese (ex Sviluppo Economico) e ministero dell’Ambiente (ex Transizione Ecologia), ha di fatto rallentato il processo.

Quale ISEE ha diritto al Reddito energetico 2024?

Secondo quando riportato nel Decreto, l’accesso agli incentivi è legato ad un basso ISEE, l’Indicatore della situazione economica equivalente. Per la precisione potranno richiedere i contributi solo:

  • Individui e nuclei familiari con un ISEE inferiore a 15.000 euro;
  • Famiglie con un ISEE inferiore a 30.000 euro e almeno 4 figli a carico.

Ricordiamo che per calcolare l’Indice ai fini dell’accesso al Reddito energetico 2024 (ma anche di altre prestazioni sociali agevolate) è necessaria la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) da compilare direttamente sul sito dell’INPS. Ogni soggetto beneficiario può presentare un’unica domanda di contributi, beneficiandone una sola volta. E le agevolazioni non sono cumulabili altri incentivi pubblici al fotovoltaico residenziale.

Come funziona il Reddito Energetico 2024-2025?

Il Reddito Energetico permette di realizzare piccoli impianti solari domestici a costo zero per le famiglie. In che modo? Attraverso contributi in conto capitale in misura pari ai costi ammissibili. Per accedervi il GSE organizzerà specifici bandi e i soggetti vincitori potranno stipulare con il Gestore un «contratto di reddito energetico». La misura è sostenuta dal Fondo nazionale con un budget di 200 milioni di euro per gli anni 2024-2025​​. Per la precisione:

  • 80 milioni di euro sono riservati alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia; 
  • 20 milioni di euro alle restanti regioni o province autonome.

Di natura rotativa, il Fondo verrà alimentato con le entrate generate dai surplus non autoconsumati. In altre parole l’energia  elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico e non consumata dal soggetto beneficiario entrerà direttamente nel regime di «ritiro dedicato» gestito dal GSE.

Come richiedere il Reddito Energetico?

Per richiedere il Reddito bisognerà attendere che il GSE realizzi la piattaforma informatica digitale per la presentazione delle domande. Nel frattempo è utile capire quali costi risultino ammissibili o meno agli incentivi del Reddito Energetico 2024. Il decreto del MASE spiega che i contributi copriranno le spese effettivamente sostenute per l‘installazione di impianti fotovoltaici realizzati in assetto di autoconsumo su unità immobiliari accatastate nel gruppo A (escluse A1, A8, A9 e A10).

A patto che gli impianti: 

  1. siano realizzati su coperture e/o superfici di edifici, unità immobiliari e/o relative pertinenze, o su aree e spazi pertinenziali, per i quali il soggetto beneficiario è  titolare di un valido diritto reale. 
  2. rispettino i requisiti tecnici definiti dal regolamento del Fondo (pubblicato da ARERA entro i primi di dicembre 2023); 
  3. abbiano una potenza nominale compresa tra 2 kW e 6 kW. O in ogni caso non superiore alla potenza  disponibile in prelievo sul punto di connessione.

I costi ammissibili sono riconosciuti direttamente al soggetto realizzatore da parte del GSE, entro i limiti massimi stabiliti dalla seguente tabella:

Reddito energetico 2024

Tabella – costi massimi ammissibili per impianti fotovoltaici 

Leggi qui il Decreto sul Fondo Nazionale Reddito energetico