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Reddito energetico, stanziati 200mln per il fotovoltaico domestico

Lo strumento consentirà l’installazione senza costi di moduli solari per i cittadini in difficoltà. Fraccaro: “Nessuno rimane indietro, anche nella sfida della sostenibilità”

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Cos’è e come funziona lo strumento del Reddito Energetico

(Rinnovabili.it) – “Ho un’importante novità da comunicarvi. Abbiamo di fronte a noi l’opportunità di riprogettare i modelli di vita degli ultimi anni”. Con queste parole il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Riccardo Fraccaro, annuncia l’arrivo del Reddito Energetico. Di cosa si tratta? Di uno strumento, fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle, per aiutare i meno abbienti a risparmiare sulle bollette promuovendo nel contempo l’energia pulita. L’idea è semplice: creare un fondo pubblico per finanziare l’installazione di impianti fotovoltaici domestici.

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Il progetto è nato nel 2017, ad opera dello stesso Fraccaro, come una sorta di “esperimento locale”. A fare da laboratorio fu il Comune sardo di Porto Torres. L’amministrazione cittadina, in collaborazione con il GSE, avviò nel 2019 un fondo rotativo assegnando tramite bando le risorse ai cittadini in difficoltà. Le famiglie selezionate hanno potuto così acquistare in comodato piccoli impianti solari (<20 kW di potenza) e sperimentare i vantaggi dell’autoconsumo, mentre il Comune ri-alimentava il fondo la vendita dei surplus di produzione alla rete. “In un anno a Porto Torres sono stati installati 50 impianti con 9.000 euro di risparmi totali per i cittadini, 8.000 euro che hanno alimentato il fondo rotativo e 65 tonnellate di CO2 in meno”, spiega Fraccaro.

Oggi lo strumento diventa nazionale. Lo scorso 4 maggio 2020 è stata, infatti, pubblicata in Gazzetta la delibera del CIPE che approva l’integrazione finanziaria al Piano operativo “Imprese e competitività” del Ministero dello sviluppo economico, finalizzata a finanziare misure per il reddito energetico. Al piano è stata assegnata una dotazione economica aggiuntiva di 200 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo per lo  sviluppo e la coesione 2014-2020. Anche in questo il fondo servirà a sostenere le spese per il solare residenziale, partendo dai cittadini con redditi più bassi ma senza escludere nessuno.

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“Grazie al Ministero dello Sviluppo Economico che sta lavorando assiduamente al reddito energetico. Nelle prossime settimane saranno emanati i provvedimenti attuativi che definiranno tempi, modalità e requisiti – conclude il Sottosegretario. – Con il reddito energetico nessuno rimane indietro, anche nella sfida della sostenibilità. Il Paese riparte unito verso un futuro verde e rinnovabile”.

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