(Rinnovabili.it) – Le celle solari in perovskite continuano a spostare in avanti l’asticella delle prestazioni. Con centinaia di centri di ricerca e laboratori a livello mondiale impegnati nel fotovoltaico di nuova generazione, i progressi – in termini di resa, efficienza e costi – si aggiornano quasi quotidianamente. Ai record già segnati da Italia, Svizzera, Germania e Corea del Sud, si unisce oggi quello raggiunto in Australia.
I ricercatori dell’Università nazionale australiana (ANU) hanno messo a punto celle solari in perovskite semi-trasparenti e con un’efficienza di conversione della luce solare in elettricità del 26%. In altre parole perfettamente alla pari con il fotovoltaico oggi in commercio.
Il team guidato da The Duong della Scuola di Ricerca in Ingegneria ha impiegato il Rubidio, un metallo alcalino per migliorare la cristallinità del materiale ed eliminare i difetti di migrazione degli ioni. L’aggiunta ha permesso anche di aumentare la foto-stabilità delle celle solari.
Ma va fatta una precisazione: in realtà i miglioramenti apportati hanno permesso di raggiungere un’efficienza del 17,4% nell’unità singola. Il vero salto nelle prestazioni si è ottenuto combinando in tandem la perovskite con il silicio. “Fino ad ora efficienze di questo tipo erano state raggiunte solo impiegando materiali costosi, normalmente utilizzati sui satelliti“, ha spiegato Duong. “Ora siamo un passo più vicini a produrre un’alternativa a basso costo”.
La ricerca – i cui risultati sono stati pubblicati in questi giorni sulla rivista Advanced Energy Materials – è supportata da un finanziamento di 3,6 milioni di dollari concesso dall’Agenzia australiana per le energie rinnovabili. “Questa scoperta apre la strada ad ulteriori aumenti dell’efficienza delle celle solari in silicio in maniera economica”, ha aggiunto Kylie Catchpole, professoressa presso l’ateneo australiano. “La sfida chiave ora è ottenere la stessa stabilità che abbiamo con il fotovoltaico tradizionale in silicio – che può funzionare su un tetto per 20 anni – usando la perovskite. Nei prossimi anni abbiamo intenzione di aumentare l’efficienza oltre il 30 per cento”.