Rinnovabili

Punto Fotovoltaico con TECHEM entra nei condomini

Nuova importante partnership per Punto Fotovoltaico – La Casa delle Nuove Energie – che grazie a un accordo con Techem, società leader a livello mondiale nella fornitura di servizi per la misurazione e contabilizzazione di calore ed acqua, entra nel mercato dei condomini.

La nuova partnership andrà ad arricchire ulteriormente l’offerta di soluzioni per il risparmio energetico proposte dalla società piemontese permettono attraverso la termoregolazione e la contabilizzazione individuale del calore, di unire i vantaggi di un riscaldamento centralizzato con quelli degli impianti autonomi.

Una tecnologia già diffusa nelle regioni del nord Europa, a cominciare da Francia e Germania e che sta attualmente prendendo sempre più campo anche in Italia grazie ad una spinta legislativa volta a favorirne lo sviluppo in tempi brevi.

Si tratta di soluzioni che rendono di fatto semi autonomi i consumi dei singoli appartamenti. Il calore utilizzato dai diversi condòmini viene infatti contabilizzato dal ripartitore di calore installato su ogni singolo radiatore e una valvola termostatica permette di regolamentare la temperatura ambiente locale per locale incentivando i proprietari ad utilizzare solo il calore di cui si ha effettivamente bisogno.

“Grazie a questo nuovo accordo – spiega Tommaso Lascaro Presidente e fondatore di Punto Fotovoltaico – aggiungiamo un tassello importante al nostro obiettivo di diventare il punto di riferimento e l’interlocutore unico per chiunque sia alla ricerca di soluzioni indirizzate al contenimento dei consumi salvaguardando l’ambiente, compresi da oggi gli amministratori di condominio”.

“Punto Fotovoltaico – La Casa delle Nuove Energie attraverso questa partnership ci offre un’interessante opportunità – aggiunge Octavio Prieto Managing Director Techem Italia – Attraverso la sua rete di oltre 60 A+ Point presenti in altrettante province, ci consente infatti di offrire i nostri prodotti e di far conoscere il nostro brand su tutto il territorio nazionale e di coprirlo in modo capillare.”

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