Ancora un calo nei prezzi dei moduli fotovoltaici 2024. Secondo l’indice mensile pubblicato dalla tedesca pvXchange Trading non si arresta la spirale dei ribassi che ha investito il settore, complice (per non dire prima causa) l’over produzione asiatica. Il mercato di riferimento è quello europeo, che la società monitora ormai dal lontano 2009 attraverso un indice prezzi unico. Lo strumento evidenzia di volta in volta le tendenze del comparto, differenzia i prodotti in:
- Moduli in silicio cristallino ad alta efficienza: in questa categoria rientrano i pannelli con celle a eterogiunzione (HJT )mono o bifacciali, type-N TOPCon o BC (Back Contact) e loro combinazioni, e con efficienze superiori al 22%.
- Moduli in silicio cristallino mainstream: appartengono alla categoria i moduli “standard” celle monocristalline PERC o TOPCon che vengono utilizzati principalmente in sistemi commerciali e hanno un’efficienza fino al 22%.
- Moduli in silicio cristallino a basso costo: sono definiti “low cost” gli stock rimanenti, moduli con prestazioni inferiori, stock B, merci insolventi, moduli fotovoltaici usati, prodotti con garanzia limitata o senza garanzia, che generalmente non hanno nemmeno bancabilità.
I prezzi dei moduli fotovoltaici 2024
Quello che si evince dall’analisi di pvXchange è che quasi tutte le categorie hanno subito un calo mese su mese, ossia ottobre 2924 su settembre 2024, e tutte mostrano un vistoso trend di calo rispetto a gennaio 2024.
Per la precisione i moduli fotovoltaici ad alta efficienza hanno raggiunto una media di prezzo di 0,14 €/Wp in calo del 6,7% rispetto settembre 2024 e del 39,1% rispetto gennaio 2024.
I moduli fotovoltaici mainstream hanno raggiunto un prezzo di 0,11 €/Wp in linea con il dato di settembre e in calo del 21,4% rispetto gennaio 2024.
I moduli fotovoltaici a basso costo invece mostrano una media di prezzo dello 0,065 €/Wp, pari a meno 7,1% rispetto a settembre 2024, e meno 27,8% rispetto gennaio 2024.
Per l’ingegnere Martin Schachinger di pvXchange, queste tendenze stanno avendo un impatto preciso sulle aziende. “Attualmente le cose non vanno bene per l’industria del fotovoltaico: i fallimenti aziendali sono in aumento e seguono una tendenza che può essere osservata in tutti i settori in tutta la Germania. Secondo Deutsche Wirtschaftsnachrichten, nel terzo trimestre del 2024 il numero dei fallimenti ha raggiunto un triste livello che non si vedeva dal 2010”.
E sebbene sul tracollo pesino anche problemi autoinflitti, il deprezzamento nelle classi di prestazione più elevate ha effetti sensibili. “Contrariamente a tutte le aspettative, i prezzi [dei moduli ad alta efficienza] sono scesi nuovamente in media di 1 centesimo per watt di picco, mentre quelli delle altre classi di moduli non sono cambiati di molto. A quanto pare il bisogno per molti fornitori è ancora così grande che continuano a svalutare le loro scorte di pannelli, anche per i tipi più popolari, solo per poter aumentare le vendite. Tuttavia, il corso degli ultimi sei-nove mesi dimostra che questa strategia non necessariamente funziona. Sebbene i componenti e quindi i sistemi chiavi in mano diventino sempre più economici, la domanda e quindi le cifre di vendita non necessariamente aumentano”.