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Prezzi dei moduli fotovoltaici: il lato negativo del calo record

Negli ultimi mesi i prezzi dei pannelli solari importati in Europa sono scesi di oltre il 25%, raggiungendo il minimo storico. E mettendo in grave difficoltà l'industria fotovoltaica del Vecchio Continente

Prezzi dei moduli fotovoltaici
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Nuova analisi di SolarPower Europe sui prezzi dei moduli fotovoltaici

(Rinnovabili.it) – Solo pochi giorni fa la nota di BloombergNEF sul mercato fotovoltaico 2023 lo ha detto in maniera chiara e tonda: il prezzo dei moduli fotovoltaici sta raggiungendo nuovi minimi storici. L’eccesso di offerta generato dall’espansione dell’industria cinese unitamente ad una domanda non altrettanto dinamica, ha portato ad un netto ribasso. Sui mercati spot europei nei primi tre trimestri di quest’anno i prezzi sono calati di circa il 25% su tutta la linea fino a toccare livelli al di sotto di quelli pre-pandemia.

E mentre i magazzini europei continuano ad accumulare pannelli solari, c’è chi lancia l’allarme. “Sebbene il calo dei prezzi sia generalmente una notizia gradita, se non controllato ha gravi ripercussioni sulla nostra autonomia strategica aperta“, spiega oggi Walburga Hemetsberger, CEO di SolarPower Europe. “Nel breve termine, ciò sta già ponendo sfide reali alla competitività interna e alla rinascita della produzione fotovoltaica dell’UE”. Sì perché un elemento fra tutti è incontrovertibile: al momento la piccola e meno potente industria solare europea non può competere con l’offerta cinese sui costi. Offerta che per alcuni prodotti è arrivata sotto i 0,15 euro/W. Senza contare che il trend di ribassi non ha colpito solo i moduli ma l’intera catena di approvvigionamento, inverter e batterie comprese.

calo prezzi moduli solari

I rischi per l’Europa

SolarPower Europe ha fotografato la situazione e riportato i principali problemi in un nuovo report. Il documento mostra come nel Vecchio Continente la situazione sia addirittura aggravata da un leggero e temporaneo rallentamento del mercato solare nel terzo trimestre, legato all’inflazione e l’inasprimento dei colli di bottiglia relativi alle connessioni e autorizzazioni.

Ecco perchè l’associazione chiede urgentemente alla Commissione Europea di intraprendere azioni decisive con cui tamponare il calo dei prezzi dei moduli fotovoltaici e aiutare l’industria UE. “Chiediamo urgentemente ai leader comunitari di salvare le linee di approvvigionamento tecnologico strategico dell’Europa”, continua Hemetsberger. Questa è una rara seconda possibilità. La base originaria della produzione solare europea è andata perduta dieci anni fa. Se non rispondiamo rapidamente e in modo appropriato a questa crisi dei prezzi, andremo incontro a un’altra ondata di fallimenti e a una falsa partenza per l’agenda di autonomia strategica aperta dell’UE”.

L’associazione punta il dito su sette azioni chiave:

  1. Una rapida acquisizione d’emergenza delle scorte di moduli dei produttori europei di fotovoltaico.
  2. L’istituzione di una banca per la produzione solare a livello europeo.
  3. Affrontare le inadeguatezze del quadro temporaneo di transizione e crisi (TCTF) per gli aiuti di Stato (in particolare il punto 86).
  4. Accelerare l’adozione del Net Zero Industry Act, includendo forti criteri di sostenibilità e resilienza in aste specifiche.
  5. Promuovere l’impatto previsto del regolamento UE sul lavoro forzato sostenendo la Solar Stewardship Initiative (SSI).
  6. Consentire la collaborazione tra i programmi di sostegno degli Stati membri.
  7. Bilanciare l’eccesso di offerta con un ulteriore incremento della domanda di solare fotovoltaico in Europa  ad esempio attraverso la Direttiva europea sulle prestazioni dell’edilizia.