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Prezzi energia più bassi? Servono FER, elettrificazione e flessibilità 

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Come ridurre i prezzi medi dell’energia sul MGP del 33%

Esiste una precisa ricetta per alleggerire le bollette degli europei, aumentare la competitività delle aziende del Vecchio Continente e rafforzare il segmento fotovoltaico. È quella tracciata nel nuovo rapporto Mission Solar 2040: Europe’s Flexibility Revolution, redatto da SolarPower Europe. Il documento mostra come elettrificazione e flessibilità possano ridurre i prezzi medi dell’energia sul mercato del giorno prima (MGP) – quello per intenderci su cui si forma l’odierno PUN (Prezzo Unico nazionale). Ipotizzando a seconda dello scenario un taglio del 25% del prezzo dell’energia entro il 2030 e del 33% entro il 2040, rispetto ai valori del 2023.  Gli stessi modelli prevedono un risparmio sui costi a livello di sistema elettrico di ben 30 miliardi di euro l’anno entro la fine di questo decennio. E di 160 miliardi di euro l’anno entro quello successivo. 

“È ora di fare il passo successivo nella transizione energetica”, ha commentato Walburga Hemetsberger, CEO di SolarPower Europe. “Abbiamo bisogno di una rivoluzione della flessibilità, che circondi le energie rinnovabili con reti, stoccaggio ed elettrificazione […] Chiediamo ai leader dell’UE di attuare la regolamentazione esistente del mercato elettrico, di fissare nuovi obiettivi per le energie rinnovabili e la flessibilità fino al 2040, adottando un’azione di elettrificazione e un piano di investimenti UE il prima possibile”.  

I risultati del rapporto 

Il documento analizza tre scenari per lo sviluppo del fotovoltaico, del tasso di elettrificazione dei consumi e di quello di flessibilità della rete:

Rispetto al SAU, lo scenario SFE riduce il contenimento dell’energia solare del 66% nel 2030 e del 49% nel 2040. E, di conseguenza, l’utilizzo più efficiente dell’energia solare porta a guadagni in tutta l’economia.

Con un sistema flessibile ed elettrificato è possibile aggiungere più energia solare alla rete“, spiega SolarPower Europe. “Entro la fine di questo decennio, l’UE potrebbe raggiungere 1,2 TW di energia solare, molto superiore all’obiettivo della strategia fotovoltaica comunitaria di 750 GW. Ed entro il 2040, potrebbe ospitare 2,4 TW fotovoltaici, soddisfacendo il 39% della crescente domanda di energia del Blocco“. 

Al contempo sbloccare soluzioni di flessibilità ridurre i costi totali del sistema energetico, grazie ai massicci risparmi sui costi derivanti dall’elettrificazione del settore del calore, dei trasporti e dell’idrogeno. I risparmi annuali netti sui costi di sistema sono stimati in 32 miliardi di euro nel 2030 e 160 miliardi di euro nel 2040. Inoltre il prezzo medio dell’energia elettrica che i progetti solari otterrebbero (il c.d. captured-price) aumenterebbe del 54% rispetto allo scenario di base.

Scarica QUI il Report

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