Il Presidente del Comitato IFI applaude all’inserimento del Premio Made in Italy nel testo del Decreto, ma mette in guardia il Governo sui limiti per l’accesso al registro
Diversa, invece, la posizione del Presidente sulla questione dei registri, sulla quale il Comitato IFI non si è mai dichiarato contrario, ritenendola un utile strumento di controllo della crescita del mercato, ma che, con un limite così basso, genera un effetto depressivo sui piccoli e medi impianti, ovvero quelli destinati all’autoconsumo. «Il Comitato IFI – ha precisato il Presidente –aveva proposto una soglia, quella dei 200 kW, che avrebbe coinciso con l’esigenza del Governo di tenere a freno la componente speculativa, senza tuttavia generare incertezza ed eccessivo onere burocratico per i medio-piccoli produttori di energia fotovoltaica». Per questo il suo auspicio è che si arrivi a soglie più elevate e a una semplificazione burocratica, capace di salvaguardare la “generazione distribuita”.