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Piste aeree senza ghiaccio grazie al fotovoltaico

La facoltà di Ingegneria dell'Università dell’Arkansas sta sviluppando un sistema che, sfruttando l’energia del sole, mantenga i tracciati liberi da giaccio e neve

(Rinnovabili.it) – Come fare a rendere le piste aeroportuali sicure per atterraggi e decolli anche d’inverno? Semplicemente sfruttando l’energia del sole. I ricercatori della facoltà di Ingegneria dell’Università dell’Arkansas hanno sviluppato un sistema antighiaccio, da impiegare durante i mesi più freddi, alimentato da un convenzionale impianto fotovoltaico. Per verificare la validità della propria idea, il team di scienziati sta attualmente testando un rivestimento (6,1 x 7,3 metri) a doppio strato, costituito inferiormente da una singola lastra in calcestruzzo non conduttivo, appoggiata su un letto di ghiaia. A ciò è stato aggiunto un secondo strato di cemento, costituito da 12 pannelli di cui dieci realizzati con un calcestruzzo termo-conduttivo. L’idea è quella di sfruttare l’impianto fotovoltaico per dare energia alla “speciale pista” costruita dagli ingegneri, e permetterle così di mantenere costantemente la temperatura sopra lo zero.

I più grandi aeroporti degli Stati Uniti fanno un buon lavoro per mantenere le piste sicure e libere da ghiaccio e neve”, ha spiegato Ernie Heymsfield, professore associato di ingegneria civile a capo del progetto. “Ma si tratta di un processo laborioso e costoso, specialmente per gli aeroporti del nord. Lo scalo di St. Paul nel Minnesota, ad esempio, spende circa 4 milioni l’anno per la rimozione della neve. Per varie ragioni, compreso il fatto che si tratta di strutture energicamente indipendenti, il nostro sistema potrebbe risollevare questo tipo di bilancio”. Nel dettaglio, i moduli forniscono corrente continua ad un sistema di batterie che al bisogno eroga l’energia agli elettrodi incorporati nei pannelli di cemento conduttivo. Le proprietà intrinseche di massa termica del calcestruzzo consentono, inoltre, alla lastra di assorbire grandi quantità di calore a condizioni di temperatura ambiente. I test preliminari hanno mostrato che, sebbene il flusso di calore non sia uniforme ma si concentri nelle vicinanze della fonte energetica, i pannelli conduttivi rispondono rapidamente a riduzioni estreme di temperatura superficiale. I ricercatori ovviamente continueranno a testare il sistema durante tutta la stagione invernale per poter presentare i primi risultati dello studio al meeting annuale del Transportation Research Board a gennaio 2012.