Nel “Nationaal Energieakkoor", il Piano di sviluppo energetico dei Paesi Bassi, spunta la proposta di realizzare 2 milioni di tetti fotovoltaici entro il 2030
Il Ser ha proposto di inserire nel Piano l’obiettivo di realizzare 2 milioni di impianti fotovoltaici domestici entro il 2023, con la meta ultima di un sistema di produzione verde al 100% entro il 2050. Il SER ha anche proposto un fondo per l’efficienza energetica che consenta all’utente di beneficiare di misure di risparmio energetico, e di prendere in considerazione progetti volti a sostenere le imprese intenzionate a migliorare la propria efficienza energetica.
Proposte virtuose a parte, sul tavolo del Governo per ora c’è solo un target non troppo ambizioso che prevede il raggiungimento, a breve termine, del 14% della produzione energetica da fonti rinnovabili. In tal senso il Consiglio starebbe facendo pressioni perché si passasse un target di almeno il 16%. Per ottenere una tale percentuale si prevede l’implementazione fino a 7 GW di eolico on shore, un raddoppio della quota delle bio-energia e l’incremento dell’impiego degli impianti di riscaldamento e raffreddamento alimentati a rinnovabili. “La sfida è enorme, questo accordo riempirà quei 15 anni di vuoto normativo che hanno caratterizzato il settore delle energie rinnovabili, offrendo nuove opportunità e nuovi spazi per la crescita verde”, spiega Teun Bokhoven, presidente presidente della Sustainable Energy Dome, uno dei protagonisti dei negoziati. “Per il movimento sindacale, il movimento ambientalista e l’agricoltura, l’accordo è essenziale. Sono attesi più di 15.000 nuovi posti di lavoro”.