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Pelli solari per gli edifici, il fv integrato può salvare le città europee

Un nuovo rapporto mostra progetti e modelli di business per l’utilizzo di materiali BIPV in grado di aiutare i centri urbani a rendersi neutrali dal punto di vista climatico

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ETIP PV e Solarpower Europe presentano a Bruxelles il report sulle pelli solari edilizie

(Rinnovabili.it) – L’Europa è leader mondiale nella tecnologia del fotovoltaico integrato in edilizia (Building Integrated PhotoVoltaic – BIPV) multifunzionale, innovazione che promette di divenire il prodotto edile del futuro. I moduli BIPV possono infatti essere combinati con altri materiali da costruzione per migliorare l’efficienza energetica e l’isolamento delle strutture, formando una sorta di pelli solari adattabili a tutti gli ambienti urbani: dai tetti alle facciate degli edifici, dalle finestre alle barriere acustiche stradali. Per indagarne benefici e opportunità

ETIP PV e Solarpower Europe hanno presentato ieri a Bruxelles il report “Solar Skins” (letteralmente “Pelli Solari”), contenente una serie di progetti e modelli di business in grado di rendere il fotovoltaico integrato elemento chiave della decarbonizzazione urbana.

 

Questa tecnologia fornisce alle città e alle comunità una straordinaria opportunità per contribuire attivamente alla protezione del clima, assumendo il controllo del loro approvvigionamento energetico e creando nuovi posti di lavoro per l’energia pulita”, ha commentato Rutger Schlatmann, coordinatore del gruppo di lavoro presso l’ETIP PV. Secondo gli autori le pelli solari rappresentano un approccio estetico, efficiente in termini di costi e multifunzionale sia per i per nuovi stock edilizi che per gli interventi di riqualificazione.

 

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Gli elementi BIPV nelle coperture o nelle facciate risultano più costosi dei materiali classici. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, questo costo aggiuntivo è più che compensato dalle entrate generate dall’energia elettrica prodotta, ovviamente previa analisi dettagliata della posizione e dell’orientamento dei pannelli solari e delle condizioni generali di clima e insolazione.

La tecnologia rappresenta anche un forte vantaggio per l’Europa in quanto il mercato del fotovoltaico integrato in edilizia tende ad essere locale, realizzando un ampio “ecosistema” di PMI e fornitori energetici sul territorio.

 

Recenti studi stimano che il potenziale cumulativo per le installazioni dei pannelli solari integrati nell’UE27, in Svizzera e in Norvegia sia di oltre 5 GW entro il 2030 (con una superficie cumulativa di facciata di circa 24 km2) all’attuale tasso di crescita. Tuttavia esistono strumenti per le autorità locali in grado di accelerare questi trend e ottenere risultati ancora maggiori. Nel dettaglio il report evidenzia le potenzialità dei Power Purchase Agreements (PPAs), dei contratti di locazione e dell’Energy Performance Contract (EPC), il contratto ESCo per eccellenza. “Con progetti faro, regolamenti e finanziamenti adeguati – scrivono gli autori – la consapevolezza delle autorità e delle politiche locali potrebbe essere migliorata e l’uso della tecnologia accelerato”.

 

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