Altri 1,1 miliardi di dollari confluiranno nel programma di sostegno al fotovoltaico “made in China”
L’agenzia di stampa Xinhua ha riferito che l’iniziativa ha fatto schizzare in alto le quotazioni delle società cinesi sul mercato statunitense. Le azioni di Trina Solar e Yingli Green Energy sono salite addirittura di oltre il 20 per cento, mentre quelle di JA Solar sono aumentate del 14 per cento. Risultati altrettanto positivi anche per JinkoSolar e Suntech Power. “Quello che Pechino sta facendo è essenzialmente cercare di sostituire il calo delle esportazioni con vendite sul mercato interno a prezzi e margini più bassi”, ha commentato Raymond James analista di Pavel Molchanov. “Si tratta di un piano di salvataggio dalla porta posteriore”.
La notizia dei forti investimenti arriva solo un giorno dopo che la Xinhua, citando un insider del settore, aveva annunciato l’intenzione della repubblica Popolare di raddoppiare il limite di capacità solare da a raggiungere a livello nazionale a entro il 2015.