Allevare pecore “solari” è più redditizio degli allevamenti ovini tradizionali. A sostenerlo è un nuovo studio canadese realizzato dagli ingegneri Adam Gasch e Joshua M. Pearce della Western University, in Canada, in collaborazione con un allevatore locale.
I ricercatori hanno voluto valutare da un punto di vista economico e finanziario i vantaggi e gli svantaggi di quelli che potremmo chiamare i pascoli agrivoltaici. Ossia pascoli – in questo caso di pecore e agnelli – all’interno di campi in cui sono stati installati pannelli solari.
Pascoli agrivoltaici, la prima forma di agri-fv
Il lavoro si inserisce in un trend che ha già abbondantemente preso piede in America e non solo. Il controllo della vegetazione negli impianti fotovoltaici a terra attraverso l’impiego di ruminanti può essere considerata per molti versi la prima forma di agrivoltaico mai nata.
Alcuni studi precedenti hanno dimostrato che questo mix, sebbene possa ridurre la quantità rispetto alle aree aperte non ombreggiate, determina una maggiore qualità del foraggio e benessere animale (grazie all’ombra fornita dai moduli). Altre indagini invece hanno riscontrato aumenti nella resa del terreno.
“Le pecore agrivoltaiche rappresentano una soluzione semplice e facile per la coesistenza di agricoltura ed energia solare nelle fattorie canadesi. Le pecore amano l’ombra, inoltre i pannelli solari aumentano la resa dell’erba e proteggono gli animali dai predatori”, ha affermato Pearce, John M. Thompson Chair in Innovation alla Western University. “Allo stesso tempo, gli ovini eliminano la necessità di erbicidi o costosi tagli dell’erba nelle fattorie solari. E i pastori hanno una fonte di reddito garantita. Tutti vincono”.
L’analisi finanziaria
Ma a differenza dell’integrazione dei pannelli fv con le colture di frutta e verdura, i modelli di business legati al pascolo ovino non sono mai stati esplorati in dettaglio. Per colmare questo gap di informazioni, i ricercatori hanno valutato la redditività di due modelli di business – allevamento di pecore per la produzione di agnelli e acquisto di agnelli all’asta – all’interno dei “pascoli agrivoltaici“.
“Poiché i progetti solari in Canada possono variare in dimensioni da 200 kW fino a 465 MW, ogni modello aziendale viene analizzato per riflettere la gamma di scale del sito fotovoltaico”, si legge nella pubblicazione scientifica. Per ciascun modello, gli ingegneri hanno esaminato i flussi di entrate, i costi e gli investimenti utilizzando analisi di sensibilità.
“Questo è il primo studio che analizza attentamente l’aspetto economico dell’allevamento di pecore e dimostra che i pastori moderni se la passano davvero bene dal punto di vista finanziario”, ha affermato Pearce.
Il risultato? “Le analisi finanziarie condotte su entrambi i modelli all’interno del quadro agrovoltaico rivelano intuizioni convincenti”, si legge nel report. “Nonostante le differenze negli approcci operativi, entrambi i modelli dimostrano robusti margini EBITDA (Utile lordo operativo) che vanno dal 10% al 22% per il modello da asta e dal 22% al 40% nel modello da riproduzione. Ciò supera la media del settore agricolo del 7,32%, indicando una forte generazione di cassa rispetto al settore. Inoltre, i ROI (rendimento dell’investimento) per il modello da riproduzione vanno dal 16% al 31% e per l’asta dal 22% al 43% per gli stessi scenari. Rispetto al ROI medio del settore della produzione agricola del 12,36%, questi modelli di business presentano rendimenti competitivi e attraenti”.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Applied Energy (testo in inglese).
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