Il governo di Seoul pianifica di trasformare 409 km2 di Saemangeum nel novo polo nazionale delle energie rinnovabili
Con 3 GW il progetto coreano a Saemangeum sarà il parco solare più grande al mondo
(Rinnovabili.it) – Il parco solare più grande al mondo? Sorgerà in Corea del Sud e più precisamente nei terreni del Saemangeum, estuario sulla costa del Mar Giallo, oggi arginato dalla più grande diga artificiale marina mai creata. Ad annunciarlo è il presidente coreano Moon Jae-in in persona, in occasione di un vertice economico tenutosi lo scorso 30 ottobre. L’obiettivo del governo, ha rivelato Moon, è quello di trasformare un vasto tratto di terra bonificata sul litorale occidentale nel maggior polo nazionale dedicato alle energie rinnovabili. Un’ambizione che richiederà quasi 9 miliardi di dollari e che avrà la sua punta massima di espressione nella realizzazione di una mega centrale elettrica ibrida. I piani prevedono, infatti, l’installazione di complesso fotovoltaico-eolico offshore da 4 GW di potenza totali; di questi, 3 GW saranno forniti esclusivamente da moduli fotovoltaici, costituendo quello che sarà, per il 2022 (anno di entrata in servizio), il parco solare più grande al mondo.
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Seoul sta anche lavorando con i governi provinciali per accelerare i lavori relativi alle reti elettriche di trasmissione, le sottostazioni e tutto ciò che riguarda gli aspetti normativi. “Il progetto Saemangeum per le energie rinnovabili rappresenterà un punto di svolta fondamentale per la Corea per migliorare la competitività dell’industria delle energie rinnovabili nel mondo”, ha affermato il presidente Moon. “L’iniziativa può avere successo solo quando il supporto aggressivo del governo centrale è combinato con il potere esecutivo e di pianificazione del governo locale”. L’obiettivo è quello di attirare le imprese energetiche affinché investano nella zona di libero scambio di Saemangeum che la Corea spera di trasformare in un importante centro economico per l’Asia nordorientale.
Iniziato nel 1991, il progetto di riempimento nell’estuario è stato completato solo nel 2010, dopo anni di dure lotte con gli ambientalisti locali. L’area continua caricarsi di promesse e ambizioni: il governo oggi offre generose agevolazioni fiscali per le aziende che decidono di stabilirvi impianti di produzione. A settembre, l’Agenzia per lo sviluppo e l’investimento di Saemangeum (SDIA) ha annunciato la firma di un memorandum d’intesa con Rena International per l’investimento miliardario per la costruzione di una fabbrica di assemblaggio di moduli e di un impianto di produzione di sistemi di stoccaggio. Il progetto ha seguito di poco l’intesa stipulata tra SDIA e NemoENG per stabilire sempre in questa zona un sito di produzione per i sistemi fotovoltaici galleggianti.