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In Francia nasce il primo parco fotovoltaico bifacciale “verticale”

fotovoltaico bifacciale verticale
Credits: CNR

Realizzati i primi 350 metri di fotovoltaico bifacciale verticale

(Rinnovabili.it) – Dopo l’esperimento svizzero, anche le dighe francesi aprono le braccia all’energia solare. Ma stavolta l’impianto si fa notare non solo per la localizzazione ma che per la sua configurazione. Quello che la Compagnie nationale du Rhône (CNR) sta per inaugurare sugli argini del Fiume Rodano, infatti, è qualcosa di abbastanza originale per il settore. Parliamo del primo parco fotovoltaico bifacciale “verticale”, dimostratore di una nuova forma di integrazione dell’energia solare nel territorio.

CNR, oggi il principale produttore francese di energia rinnovabile, ha scelto di abbandonare la consueta disposizione inclinata dei pannelli fotovoltaici a favore di una installazione completamente dritta. Ovviamente il moduli risultano più produttivi quando le loro superfici sono perpendicolari ai raggi solari. Per ovviare alla minore resa l’impianto monterà pannelli solari su tutti e due il lati della struttura per produrre energia da entrambe le superficie.

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L’originale parco fotovoltaico bifacciale verticale fa parte del programma di innovazione “Large Linear Photovoltaic” lanciato dalla società per dimostrare la fattibilità di questo tipo di impianto. E prevede l’installazione di 3 prototipi lungo le rive fluviale, all’interno dei 400 km di cui CNR è concessionario. Le sfide principali del progetto risiedono nel riuscire a limitare le perdite energetiche legate alla disposizione dei moduli.

Il primo dei tre prototipi dimostratori è stato sviluppato a partire dal 2017 in collaborazione con il Comune di Sablons e verrà messo in servizio questo mese sulla diga Sablons. Dispiegato su 350 metri lungo il canale di adduzione a Péage-de-Roussillon, voterà una potenza installata di 104 kWp e un altezza di 3 metri.

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Questi pannelli, più resistenti e più impermeabili di quelli di un parco a terra convenzionale, consentono inoltre di produrre energia elettrica in una fascia oraria più ampia e più adatta alle esigenze dei territori e di quelli che li abitano”, scrive CNR. “Questo primo dimostratore è direttamente accessibile agli utenti […] non sarà recintato e i pannelli potranno essere visti da vicino“. Il secondo dimostratore costituito da una installazione lunga 1,5 km su una sezione del ViaRhôna che corre lungo il Rodano. Mentre il terzo impianto, realizzato nel 2025, potrebbe raggiungere una lunghezza da 10 a 20 km.

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