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Parchi solari galleggianti su scala GW e standardizzati, ci pensa Bamboo

Sedici partner europei hanno dato il via ad un progetto industriale per portare la tecnologia fotovoltaica offshore a formati standard di 150 MW, creando un nuovo canone per le centrali in mare

Parchi solari galleggianti
Credits: © Rijkswaterstaat via comunicato stampa del Fraunhofer Institute

Bamboo espanderà espandere il fotovoltaico offshore

(Rinnovabili.it) – Parchi solari galleggianti su scala GW perfettamente integrati nelle centrali eoliche offshore, per ottimizzare l’uso dell’ambiente marino e migliorare la produzione energetica. Questa rappresenta per molti la nuova frontiera del fotovoltaico. Un traguardo sfidante, date le più ostiche condizioni ambientali, ma pieno di opportunità. Definire l’approccio alla base di questa visione sarà l’elemento determinante per il futuro successo e oggi un consorzio di 16 realtà sta tentando di definire i primi standard internazionali e metodologie valutative per il fotovoltaico in mare su larga scala.

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Parliamo dei partner di BAMBOO (acronimo di Build scAlable Modular Bamboo-inspired Offshore sOlar Systems), progetto industriale europeo coordinato dal RINA. L’iniziativa coinvolge il progettista Oceans of Energy, quattro sviluppatori di tecnologie (Solarge, TKF, Pauwels Transformers, SolarCleano), cinque società di consulenza tecnico-ambientale (RINA, ABS, Aquatera Ltd, Aquatera Atlantico e WavEC), tre laboratori di prova (MARIN, Fraunhofer CSP, SIRRIS), il think tank sulla politica delle scienze marine European Marine Board e Vattenfall come potenziale cliente per l’implementazione. Insieme lavoreranno per valutare e risolvere i problemi legati all’introduzione di pannelli solari galleggianti negli impianti eolici offshore, sia vecchi che nuovi. Non poche unità ma una distesa di moduli per potenze complessive nell’ordine dei gigawatt. 

Verso parchi solari galleggianti sul larga scala

L’obiettivo è portare la tecnologia fotovoltaica offshore a formati standard di 150 MW, migliorando la robustezza e le prestazioni dei pannelli rispetto all’ambiente marino. Non solo. I partner studieranno l’impatto sull’ambiente dei futuri parchi solari galleggianti garantendo al tempo stesso la sostenibilità nell’intera catena del valore del segmento. Il progetto contribuirà, inoltre, allo sviluppo di standard internazionali e di metodologie di test dedicate avvalendosi della ricca strumentazione dei partner. Dalle valutazioni idrodinamiche presso MARIN alla camera climatica di SIRRIS, fino ai preziosi strumenti di test del Fraunhofer.

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“Questo progetto contribuirà a realizzare casi aziendali fattibili di energia solare rinnovabile in mare”, ha spiegato Andrea Bombardi, Vice Presidente Esecutivo Carbon Reduction Excellence del RINA. “Saremo pionieri nello sviluppo di un nuovo modello di rendimento predittivo applicabile a questa tecnologia emergente. Porteremo nel progetto la nostra competenza nelle soluzioni ground-native offshore, nell’analisi statica e dinamica su cavi di esportazione dinamici, nell’analisi comparativa tra diversi layout di esportazione di energia, nella definizione di strategie di riciclo per fotovoltaici e componenti elettrici a fine vita e nel coordinamento dei progetti finanziati dall’UE”.  

Il risultato previsto? BAMBOO mira a maturare le tecnologie del comparto e ad attrarre fondi per il primo parco solare galleggiante da 100-200 MW presso una centrale eolica marina di Vattenfall prima della fine del decennio.