Gli scienziati della Lancaster University e dell'Università di Stirling hanno completato la prima modellazione dettagliata degli effetti ambientali delle installazioni solari sui corpi idrici.
Studiato l’impatto dei parchi solari galleggianti sui laghi
(Rinnovabili.it) – I parchi solari galleggianti potrebbero aiutare a proteggere laghi e bacini idrici da alcuni dei danni del cambiamento climatico. A patto di configurarli in maniera adatta alle caratteristiche uniche delle acque a cui sono destinati. Il punto di partenza è offerto dal nuovo studio della Lancaster University in collaborazione con l’Università di Stirling. Il team di scienziati ha realizzato la prima modellazione dettagliata degli effetti ambientali del fotovoltaico sui corpi idrici. Un sistema che permette di comprender lati positivi e quelli negativi dei parchi solari galleggianti rispetto alla natura complessa di laghi e bacini.
“Data la relativa immaturità”, della tecnologia, “è importante fornire ulteriori prove scientifiche degli impatti”, spiega Giles Exley, autore principale dello studio. “I nostri risultati forniscono una visione iniziale degli effetti chiave. Aiutando a informare i gestori idrici e i decisori politici”.
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La modellazione conferma ovviamente che i moduli fotovoltaici flottanti possano raffreddare la temperatura dell’acqua proteggendola dai raggi solari. Su larga scala, questo potrebbe aiutare a mitigare gli effetti dannosi causati dal riscaldamento globale, come la fioritura di alghe verdi blu tossiche e l’aumento dell’evaporazione.
Gli scienziati hanno anche scoperto che queste installazioni riducono la durata della “stratificazione”. Questo fenomeno fa sì che, durante i mesi estivi, le acque in superficie più calde, fatichino a rimescolarsi con quelle più profonde più fredde provocando la deossigenazione dello strato inferiore. Tuttavia, sottolineano gli scienziati, il quadro è complesso. A seconda della progettazione e dalla copertura del sistema, così come dalle caratteristiche del bacino, i parchi solari galleggianti potrebbero peggiorare la stratificazione.
Lo studio indica che gli effetti sulla temperatura dell’acqua aumentano con le dimensioni dell’installazione. Con piccoli impianti, l’impatto sui laghi naturali è minimo. Per grandi coperture (fino al 90% della superficie) si aumenta invece la possibilità di congelamento delle acque superficiali d’inverno.
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In conclusione, spiegano gli autori, “a seconda di come vengono utilizzati, i parchi solari galleggianti hanno il potenziale per mitigare alcuni degli impatti del cambiamento climatico ed essere uno strumento utile per i gestori […] O, al contrario, potrebbero indurre impatti deleteri sugli ecosistemi di acque stagnanti. Queste simulazioni forniscono un punto di partenza per la progettazione di sistemi futuri che massimizzano il servizio ecosistemico e i co-benefici ambientali”. La ricerca è stata pubblicata su Solar Energy (testo in inglese).