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Virtu, il pannello solare ibrido per edifici che si fa strada in Europa

pannello solare ibrido
Credits: Naked Energy

Cresce l’offerta di pannelli solari ibridi del mercato italiano

(Rinnovabili.it) – Ne avevamo parlato nel 2015 quando l’azienda britannica Naked Energy aveva firmato il primo memorandum d’intesa per scalare la sua tecnologia e introdurla sul mercato. Oggi a 8 anni di distanza, il pannello solare ibrido VirtuPVT – che utilizza la radiazione solare per produrre sia calore che elettricità – può contare su una rete di distribuzione sempre più ampia. Gli ultimi due accordi in tal senso coinvolgono la portoghese Tech4Food e la divisione greca della tedesca Menerga, ma novembre 2022 aveva anche annunciato la partnership con la società italiana di servizi energetici X3Energy. Un accordo, quest’ultimo, finalizzato a rafforzare ulteriormente la posizione di Naked Energy nel mercato italiano, dove la tecnologia Virtu è prodotta già dal 2018 grazie Jabil.

D’altra parte il Belpaese è una delle nazioni chiave per i collettori solari ibridi, soprattutto in termini di sviluppo e commercializzazione di sistemi. E se è vero che negli ultimi anni è aumentato a livello globale il numero di fornitori specializzati nella tecnologia fotovoltaico-termica, lo è anche la posizione leader dell’Italia, le cui aziende si piazzano ancora in pole position nella classifica dei 40 maggiori produttori di pannelli PVT.

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Come funziona il pannello solare ibrido Virtu

Cosa ha di speciale questa tecnologia? La capacità di offrire in un unico prodotto due funzioni. I collettori fotovoltaici termici combinano infatti moduli fotovoltaici e pannelli solari termici in una singola unità. E a seconda della temperatura di esercizio che riescono a raggiungere possono essere applicati a livello domestico o industriale.

In questo contesto il pannello solare ibrido VirtuPVT si contraddistingue grazie ad un design pressoché unico. Ogni collettore è costituito da 5 elementi tubolari sottovuoto al cui interno si trovano celle fotovoltaiche PERC in silicio monocristallino. Queste ultime sono poste sopra una piastra in alluminio che assorbe il calore e lo trasferisce a piccoli canali posteriori contenenti fluido termovettore, una miscela di acqua e glicole propilenico. Tra i tubi sono posizionati dei riflettori che permettono di incrementare del 40% la cattura dell’energia. Secondo i dati tecnici pubblicati dall’azienda, ogni tubo può sviluppare una potenza termica di 275 Wp e una potenza elettrica di 70 Wp.

Lo speciale design permette di ruotare i collettori, ottimizzando le prestazioni su tetti inclinati, piani o facciate verticali. Il prodotto può essere connesso, inoltre, ad una piattaforma di monitoraggio, chiamata Clarity 247, che traccia in tempo reale resa termica ed elettrica, eventuali guasti e la rendicontazione finanziaria e di sostenibilità.

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