Realizzato il primo modulo a doppia faccia che impiega le celle solari ZEBRA IBC, super efficienti ed economiche da produrre
(Rinnovabili.it) – L’Istituto di ricerca dell’Energia Solare di Singapore (SERIS) punta a entrare nel guinness dei primati grazie al pannello solare bifacciale più efficiente al mondo. In collaborazione con la tedesca International Solar Center Konstanz, gli scienziati del SERIS hanno realizzato il primo modulo full-sized che integra da entrambi i lati le celle solari ZEBRA.
La “doppia faccia” del fotovoltaico non è certo una novità, ma lo è l’impiego di queste celle nate collaborazione tra l’italiana Silfab Spa e lo stesso istituto Konstanz. Ogni unità, infatti, ha un‘efficienza di conversione della luce in elettricità del 22 per cento (ma margini di sviluppo oltre il 24 per cento). È prodotta con processi a basso costo a partire da wafer in silicio monocristallino “n-type” di grande area (156 mm x 156 mm) e ha contatti e giunzioni unicamente sul retro (IBC -Interdigitated back-contact) lasciando così la faccia esposta al sole completamente libera.
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Il primo modulo commerciale di celle ZEBRA IBC è stato presentato lo scorso anno dalla Eutron che spiegava allora come il prodotto finale offrisse prestazioni simili a quelle dei moduli IBC fabbricati dalla società statunitense SunPower ma ad un costo inferiore dal momento che ZEBRA può essere fabbricata utilizzando attuali linee. Ora da Singapore sono pronti a rilanciare con il primo pannello solare bifacciale dotato della tecnologia Konstanz. Ogni modulo utilizza 60 celle ed è in grado di produrre fino ad un 30 per cento di energia in più rispetto ad un pannello IBC convenzionale. Grazie alla doppia superficie fotoattiva e il layout con struttura a doppio vetro, è in grado di raggiungere una potenza di picco di 400 Watt.
Radovan Kopecek, fondatore di ISC Konstanz, spiega “Molte persone oggi potrebbero pensare che mettere delle celle IBC altamente efficienti in moduli bifacciali non abbia senso – ma il nostro consorzio dimostrerà che si sbagliano. Il processo ZEBRA è estremamente semplice e conveniente e allo stesso modo lo è il processo di produzione di moduli. In grandi sistemi bifacciali, questa tecnologia porterà il LCOE (il costo livellato dell’energia) a livelli bassi mai raggiunti prima”. I pannelli solari bifacciali in generale possono fornire un LCOE basso quando vengono impiegati su tetti con tetti con elevato albedo, superfici in gesso o impianti solari galleggianti.