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Pannelli solari sui canali irrigui, il progetto Nexus della California

Il Turlock Irrigation District ha approvato la sperimentazione del primo impianto fotovoltaico a livello statale, a copertura dei canali d'irrigazione, con il doppio obiettivo di produrre energia e migliorare la qualità dell'acqua

Pannelli solari sui canali irrigui
Credits: TDI

Obiettivo del progetto: risparmiare il suolo, ridurre l’evaporazione e la crescita di alghe e piante nei canali

(Rinnovabili.it) – Via libera a Nexus, progetto pilota dedicato alla costruzione di tettoie di pannelli solari sui canali irrigui in California. L’ok è arrivato lo scorso 8 febbraio dal consiglio del Turlock Irrigation District (TID), la società che gestisce la rete di distribuzione di acqua per l’irrigazione ed elettricità nella California centrale. “Nei nostri 135 anni di storia, abbiamo sempre perseguito progetti innovativi a vantaggio dei nostri clienti”, ha affermato Michael Frantz, presidente del consiglio di amministrazione di TID. “Ci saranno sempre ragioni per dire ‘no’ a progetti come questo, ma come primo distretto di irrigazione pubblico in California, non abbiamo paura di tracciare un nuovo percorso con progetti pilota capaci di raggiungere i nostri obiettivi di sostenibilità idrica ed energetica”.

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L’iniziativa si basa su una ricerca commissionata dalla Solar AquaGrid al Sierra Nevada Research Institute e all’università della California (UC). Lo studio mostra che coprire con moduli fotovoltaici gli oltre 6.000 km di canali irrigui dello Stato potrebbe ridurre l’evaporazione fino all’82%. Risparmiando in tal modo circa 238 miliardi di litri d’acqua all’anno. Una quantità in grado di soddisfare le necessità idriche di oltre 2 milioni di persone, o irrigare 20.000 ettari di terreno agricolo. Nel contempo la distesa di pannelli solari sui canali fornirebbe alla rete 13 GW di potenza rinnovabile, pari a circa 1/6 dell’attuale capacità installata dello Stato.

“I canali fotovoltaici rappresentano un esempio di nesso energia-acqua che offre molteplici vantaggi in termini di sostenibilità”, ha affermato l’ingegnere Brandi McKuin, autrice dello studio. “L’utilizzo delle infrastrutture irrigue per l’installazione degli impianti solari consente di risparmiare acqua mentre si produce elettricità rinnovabile, evitando l’uso di grandi appezzamenti di terreno. Il microclima più fresco vicino al canale mitiga il surriscaldamento dei pannelli, migliorandone l’efficienza, mentre l’ombra dei pannelli  riduce la crescita delle erbacce acquatiche, grave problema di manutenzione”.

Una distesa di pannelli solari sui canali dell’acqua

Il progetto Nexus, condotto da un partenariato pubblico-privato-accademico tra TID, il Dipartimento delle risorse idriche, Solar AquaGrid e UC, metterà alla prova tutto ciò. Nel dettaglio saranno testati, a partire dall’autunno 2022, diversi moduli solari a copertura di circa 2,5 km di canali irrigui. Valutando i miglioramenti idrici ottenibili e la quantità di energia generata. Il completamento completo del progetto è previsto entro la fine del 2024.

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Ma esistono sfide ancora da risolvere, spiega la professoressa Sarah Kurtz (UC), incluso un costo più elevato delle strutture associate e la difficoltà di accedere ai canali per operazioni di manutenzione. “Chiamiamo questi fattori “indicatori chiave di prestazione” o “KPI”, ha affermato Kurtz. “Lavorando con i nostri partner sui grandi progetti dimostrativi di TID, quantificheremo questi KPI”.