Pannelli solari a copertura dei canali idrici, il primo progetto “Made in Italy”
(Rinnovabili.it) – Negli ultimi anni è andata rafforzandosi una precisa tendenza applicativa nel settore fotovoltaico: quella che vede i pannelli solari integrati a livello delle infrastrutture idriche, dalle dighe idroelettriche ai canali irrigui. Il matrimonio “acqua + fotovoltaico” era nato in prima battuta come soluzione per risparmiare terreno utile, migliorando nel contempo la produzione energetica per via del raffreddamento. E nel caso di impianti realizzati sui bacini o gli sbarramenti idroelettrici anche per sfruttare la rete già esistente. Ma quello che emerso velocemente dalle prime esperienze è la capacità della tecnologia solare di dare una mano attiva alla sicurezza idrica. Ricoprire la sommità di canali idrici o invasi con pannelli solar (galleggianti o realizzati su strutture sopraelevate) riduce, infatto, l’irraggiamento solare e dunque la la perdita idrica per evaporazione.
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Un mix tecnologico che ha convinto anche l’Italia, primo paese al mondo, peraltro, ad aver realizzato nei primi anni 2000 un impianto fotovoltaico galleggiante. L’ultima operazione in questa direzione appartiene ad Enel Green Power che ha deciso di solarizzare il canale di derivazione di una centrale idroelettrica. Ci troviamo nelle Marche e più precisamente in prossimità del comune di Montelupone in provincia di Macerata, dove è oggi in funzione uno storico impianto ad acqua fluente. Qui il braccio verde del Gruppo Enel fa sapere di aver appena aperto il cantiere per uno di uno dei suoi progetti più innovativi: un impianto fotovoltaico a parziale copertura del condotto di derivazione della centrale, la struttura che porta l’acqua alla condotta forzata e poi di nuovo nel fiume.
Una nuova tettoia solare per l’idroelettrico
La “tettoia solare” avrà una potenza di picco di 1 MW e rivestirà per circa un chilometro il canale, generando energia pulita e, allo stesso tempo, proteggendo l’acqua nei periodi più caldi. “I pannelli – racconta Enel Green Power – saranno quelli di nuova generazione prodotti dalla nostra fabbrica 3Sun di Catania, che sta a sua volta completando la trasformazione in Gigafactory, la più grande d’Europa”.
L’intervento si caratterizza anche grazie ad una spiccata attenzione all’innovazione: l’installazione sarà dotata di telecamere e cablaggio in fibra ottica, che permetteranno di aumentare anche la sicurezza dell’infrastruttura idrica. Come? Ad esempio agevolando la messa in opera di sensori idraulici aggiuntivi o monitorandola zona per evitare sversamenti illegali di rifiuti.
Il progetto marchigiano, sottolinea la società, non sarà da solo. Enel Green Power ha già i mente di replicarlo presso la centrale idroelettrica di Narzole, in provincia di Cuneo.