Portare anche sui tetti i vantaggi dei pannelli fotovoltaici a doppio vetro, oggi un’opzione sempre più diffusa negli impianti utility-scale. Evitando le criticità legate all’aumento del peso, scomodità nella gestione, costi di installazione più elevati. Attraverso soluzioni che rendono il prodotto più sostenibile, durevole, e quindi affidabile. È la scommessa raccolta con la nuova generazione di moduli fotovoltaici della serie Vertex S+ da Trinasolar, leader globale nel fotovoltaico che, in un quarto di secolo, ha stabilito 25 record mondiali tra efficienza di conversione e output di potenza.
Il potenziale dei tetti solari
Nella corsa globale del fotovoltaico, il segmento rooftop ha un ruolo tutt’altro che di nicchia. Anche quello per applicazioni residenziali e commerciali. Soprattutto in contesti come quello europeo e italiano, dove la normativa procede spedita sul fronte della decarbonizzazione e dell’efficienza energetica e il consumo di suolo resta un fattore critico.
Se l’energia solare è una delle chiavi di volta nel percorso di transizione ecologica nazionale e UE, così come in quello verso l’indipendenza energetica, i tetti fotovoltaici hanno un potenziale enorme. A livello europeo, calcolava un recente rapporto del Joint Research Center (JRC), il centro di ricerca in-house della Commissione UE, sfruttare infrastrutture e tetti garantirebbe all’Unione una capacità solare installata di oltre 1 TW, cioè circa 300 GW in più dell’obiettivo fissato da Bruxelles per il 2030. Con una produzione corrispondente di oltre 1.200 TWh l’anno, quasi la metà del consumo comunitario di elettricità nel 2022. Scorporando i dati, secondo il JRC i soli tetti fotovoltaici hanno un potenziale di 560 GW e 680 TWh di elettricità prodotta ogni anno, per una copertura totale occupata di 7.150 km2.
Il quadro non cambia se si restringe lo sguardo all’Italia. La superficie complessiva di tetti di edifici a uso residenziale considerati idonei all’installazione di pannelli fotovoltaici arriva a 450 km2, ha calcolato uno studio curato da ricercatori dell’ENEA pubblicato quest’anno. Se, per ipotesi, li si coprisse interamente di moduli, si otterrebbe una potenza installata di 72 GW e si genererebbero quasi 80 TWh l’anno. Ma basterebbe rendere fotovoltaico meno del 70% di questi tetti per soddisfare interamente la domanda elettrica residenziale. E tra detrazioni fiscali e sussidi agli investimenti, semplificazioni dell’iter autorizzativo e spinta sulle comunità energetiche rinnovabili, il quadro italiano sta creando condizioni più adatte a favorire la crescita del solare su piccola scala.
Pannelli fotovoltaici a doppio vetro: le novità di Trinasolar
È in questo contesto che le nuove proposte di Trinasolar acquisiscono interesse e rilevanza. Sono quattro i nuovi prodotti proposti. Il modulo monofacciale Vertex S+ è dotato di un incapsulante bianco per la massima potenza di uscita (455 W) ed efficienza (fino al 22,8%). Al contrario, il bifacciale trasparente Vertex S+ Clear Black (445 W) è un’opzione migliore per applicazioni estetiche di fascia alta, ad esempio sui tetti neri. C’è poi il modello monofacciale Vertex S+ Full Black (450 W), che permette un’integrazione semplice con i tetti grazie al suo design nero uniforme che si estende in maniera omogenea su celle, telai e moduli. Infine, il monofacciale Vertex S+ 500W+ è ottimizzato per applicazioni commerciali e industriali e offre un output di 505 W. Tutti i modelli hanno un telaio nero e una superficie appena inferiore ai 2 m2 (1762 x 1134 mm) tranne il Vertex S+ 500W+ che è leggermente più grande (1961 x 1134 mm).
Rispetto alla prima generazione, la nuova linea di pannelli fotovoltaici a doppio vetro Vertex S+ riesce a ridurre il peso, e quindi il carico sul tetto, proponendo un modulo da 21 kg (0,8 kg meno del precedente) grazie all’impiego di vetri ultrasottili temperati prima non disponibili sul mercato. Meno problemi con la capacità di carico statico del tetto, quindi. Ma anche un vantaggio per l’installazione. Con uno spessore di 1,6 millimetri, il vetro ultrasottile impiegato nei moduli Vertex S+ rende il pannello maneggiabile esattamente come i moduli analoghi con backsheet in materiale plastico.
La scelta della tecnologia vetro/vetro ha poi dei riflessi importanti sulla durata di vita dei pannelli e sulla loro efficienza. Il materiale sigilla perfettamente il modulo anche sulla faccia posteriore e può garantire un’elevata resistenza alla corrosione causata da salsedine e alla corruzione da sostanze acide e alcaline e una migliore difesa dall’umidità (la cui penetrazione è sostanzialmente ridotta a zero). Questo livello di protezione riduce anche alcune delle problematiche più comuni come l’ingiallimento del materiale incapsulante e lo sfarinamento con l’invecchiamento della pellicola. Oltre a proteggere dal degrado ambientale, rispetto agli omologhi in configurazione backsheet, i pannelli fotovoltaici a doppio vetro hanno una minore attenuazione di potenza. Ovviamente, la sostituzione della plastica con il vetro rende questa parte del modulo completamente riciclabile. E cancella dal ciclo di vita del prodotto circa 1 kg di plastica per ciascun modulo.
Non sono le uniche novità a vantaggio dell’efficienza e della sostenibilità del prodotto. La nuova serie Vertex S+, sia monofacciale che bifacciale, incorpora il passaggio da cella quadrata a cella rettangolare con il formato 210R. Al di là dei benefici sotto il profilo della generazione di elettricità, il nuovo formato permette di mantenere approssimativamente una larghezza del pannello di 1,1 metri ma riduce dell’8% i costi di trasporto perché riesce a sfruttare appieno il volume dei container. Nel complesso, questi aspetti permettono ai pannelli fotovoltaici a doppio vetro di Trinasolar di garantire la performance del prodotto per oltre 30 anni (contro la media attuale del mercato di 25-30 anni) e di assicurare l’integrità meccanica della cella per 25 anni, quasi il doppio dello standard oggi disponibile che batte sui 15 anni.
E ancora: la nuova serie Vertex S+ impiega celle n-type i-TOPCon – innovazione lanciata sul mercato a giugno dell’anno scorso, basata su tecnologia Tunnel Oxide Passivated Contact – grazie alle quali può accrescere la generazione elettrica di circa il 10% nel corso di una durata d’esercizio di 30 anni rispetto alla performance delle celle p-type. Ottenendo anche un degrado iniziale dimezzato (meno dell’1%, contro il 2% delle p-type) e un tasso annuale di attenuazione di potenza ridotto dell’11% (meno dello 0,4%/anno contro lo 0,45%).
Trinasolar presenterà il suo portfolio Vertex S+ durante il webinar “La Nuova Generazione dei Pannelli Solari per Tetti: Un Webinar Sul Vertex S+” il 29 maggio alle ore 11. Per partecipare, iscrizioni a questo link.