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Pannelli bifacciali, doppio record in casa Jinko Solar

La multinazionale cinese ha raggiunto un nuovo livello d’efficienza di conversione con i suoi moduli fotovoltaici bifacciali di tipo P PERC e tipo N, rispettivamente al 21,82% e al 22,49%.

pannelli bifacciali
Credit: JinkoSolar

 I progressi del’industria cinese nei pannelli bifacciali

(Rinnovabili.it) – Secondo gli analisti di Bloomberg New Energy Finance l’industria fotovoltaica è destinata a consolidarsi ulteriormente nel corso del 2020 (leggi anche Trasporti ed energia 2020, i pronostici di BloombergNEF). Nei prossimi mesi è probabile che il mercato concentri la produzione di celle e moduli in un numero più piccolo di aziende rispetto alle circa 300 attive oggi. Ciò può includere alcuni fallimenti tra le aziende cinesi, attualmente veri leader del settore: il ritardo nell’assegnazione dei sussidi governativi ai progetti potrebbe, infatti, ripercuotersi in mancati pagamenti ai produttori della componentistica fv.

Il comparto, tuttavia, continuerà a crescere, spiega BNEF, spingendo su prodotti migliori e più economici, inclusi i pannelli bifacciali e prodotti che utilizzano celle “big wafer”. Tra questi ci sarà ancora una volta JinkoSolar, una delle più grandi aziende di moduli fotovoltaici al mondo. La società cinese si è assicurata anche per questo 2020 un posto di rilievo, segnando i primi record d’efficienza solare dell’anno.

 

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È di oggi la notizia del raggiungimento di un doppio traguardo: i suoi pannelli bifacciali N-type HOT e quelli P-type PERC hanno toccato rispettivamente il 22,49 e il 21,82 per cento di efficienza di conversione della luce in elettricità. I valori registrati sono i più alti al mondo per queste due tecnologie e sono stati verificati in maniera indipendente dai test condotti da TÜV Rheinland.

Ci sono voluti oltre 30 anni prima che il fotovoltaico PERC, acronimo di Passivated Emitter and Rear Cell ,arrivasse sul mercato ma, come dimostra anche l’attenzione di JinkoSolar, ora la tecnologia rappresenta uno dei trend più promettenti dell’industria solare. Dietro il nome apparentemente si nasconde una cella in silicio che, grazie ad uno strato passivante aggiunto sul retro, è capace di riflettere e recuperare la luce non assorbita dal wafer. In questo modo è possibile trasformare in elettricità una maggior quantità di energia solare, incrementando le performance della cella.

Se la tecnologia PERC ha decisamente acquistato fama negli ultimi anni, il design cellulare HOT è meno conosciuto. La società spiega solo che si basa sulla tecnologia TOPCon, una via alternativa per la passivazione dei contatti, costituiti da un tunnel ultrasottile di ossido e da uno strato sottile di silicio. Entrambe però fanno parte di quelle soluzioni solari ad alta efficienza supportate dal programma governativo cinese Top Runner.

 

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Ed entrambe sono state migliorate da JinkoSolar, in termini di resa, grazie ad una serie di accorgimenti come un nuovo rivestimento antiriflesso e tecnologie di metallizzazione avanzate. Sui pannelli bifacciali è stata applicata anche la nuova tecnologia Tiling Ribbon che permette di rimuovere gli spazi fra le celle, garantendo alta efficienza e alta affidabilità e migliorando significativamente l’aspetto del modulo. “Ci impegniamo a fornire moduli di alta qualità che funzionino in modo efficiente e affidabile nelle condizioni più difficili. Questo nuovo record mondiale aprirà la strada a un nuovo round di aggiornamenti tecnologici”, ha commentato Jin Hao, vicepresidente di JinkoSolar. “Andando avanti, accelereremo l’applicazione delle tecnologie più recenti e avanzate alla produzione in serie dei nostri prodotti solari, il che favorirà un aumento dell’efficienza in termini di costi e promuoverà la parità di rete su scala globale”.