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Osservatorio FER, +433 MW di fotovoltaico nei primi tre mesi del 2022

Gli impianti fotovoltaici hanno guidato la crescita delle rinnovabili elettriche italiane da gennaio a marzo 2022, in aumento del 185% rispetto al primo trimestre 2021

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I dati dell’Osservatorio FER realizzato da ANIE Rinnovabili

(Rinnovabili.it) – Nuovo balzo in avanti per il fotovoltaico italiano. E stavolta anche grazie ai sistemi di grandi dimensioni (>1MW) che a marzo 2022 hanno aggiunto al sistema elettrico ben 114 MW. Lo riferisce l’Osservatorio FER di Anie Rinnovabili analizzando i dati Gaudì di Terna e aggiornando i numeri sulle rinnovabili italiane nel primo trimestre di quest’anno.

Da gennaio a marzo, le green energy nostrane sono cresciute ma non senza difficoltà. Fotovoltaico, eolico ed idroelettrico hanno installato complessivamente 33.018 nuovi impianti per una potenza cumulata di 454 MW; in aumento del 151% rispetto allo stesso periodo del 2021. Ma il merito va quasi esclusivamente alla tecnologia solare.

Nel dettaglio il fotovoltaico ha connesso 433 MW nei primi tre mesi dell’anno, con trend positivi in tutte le regioni. I territori con i maggiori incrementi? Basilicata (+1415%) e Lazio (+811%). Secondo quanto riportato dall’Osservatorio FER, gli impianti di taglia sopra a 1 MW hanno costituito il 28% della nuova potenza installata. 

Non va altrettanto bene l’eolico che perde terreno sia nella crescita trimestrale che in quella anno su anno. Gli 11 MW installati da gennaio a marzo 2022 sono un risultato fin troppo contenuto, colpa in gran parte – spiega Anie Rinnovabili – delle difficoltà correlate all’ottenimento dei titoli autorizzativi.

In ripresa, invece, l’andamento dell’idroelettrico con un più 53% sul trimestre 2022. Nel 1° trimestre 2022 si registrano 10 MW di nuova potenza connessa, con un solo impianto superiore al MW, situato a Torino. Ma anche in questo caso la strada non è libera da ostacoli. L’Osservatorio FER sottolinea le difficoltà in materia di titoli concessori e l’esigenza di beneficiare di meccanismi di supporto.

“L’attenzione, però, va posta anche su un altro elemento di criticità: il reperimento dei materiali per la realizzazione degli impianti e l’incremento dei loro costi. La bancabilità di diversi progetti autorizzati, infatti, si basa su business plan con costi differenti da quelli attualmente espressi dal mercato a causa delle lunghe tempistiche autorizzative. Tali incrementi di costo, oggi, non sono più adeguatamente supportati dalle tariffe incentivanti del DM FER 2019. Ciò potrebbe spingere i produttori di energia da fonte rinnovabile ad attendere tempi migliori per l’approvvigionamento dei materiali”. Come risolvere il problema? Anie suggerisce di introdurre un meccanismo di indicizzazione degli LCOE, da aggiornare periodicamente in modo tale da garantire sia lo sviluppo di nuova capacità rinnovabile che il contenimento dei costi in bolletta.